Cybercrimes, cyberthreats, cyberwar: occorre coinvolgere i cittadini per contrastare le minacce digitali nel rispetto dei diritti umani
Sotto il cappello della cybersecurity si tende a raggruppare molti fenomeni diversi: le cyberminacce, la guerra cibernetica, i crimini digitali (cyberthreats, cyberwarfare, cybercrimes). Perciò identificare la cybersecurity con la sicurezza nazionale è sbagliato.
Non si deve infatti dimenticare che i fenomeni citati riguardano le persone e i loro comportamenti, definiscono i livelli di benessere e sicurezza degli individui ma anche i diritti e le opportunità dei cittadini.
La cybersecurity riguarda sia gli individui che gli stati: sono gli individui singoli e assocaiti a soffrire gli effetti di attacchi informatici in un mondo dove le agenzie di sicurezza degli stati e i giganti globali raccolgono e collezionano i dati dei comportamenti di tutti noi. E il modo in cui questi sono gestiti limita sempre di più il diritto alla privacy e alla libertà d’espressione.
Perciò confondere la cybersecurity con la sicurezza nazionale è sbagliato.