L’intelligenza artificiale di Big Blue si prepara a sostituire e affiancare gli esperti di cybersecurity aziendale, deve solo finire il suo tirocinio
Raccontano i suoi programmatori che è come un bambino che dopo essere stato a scuola mette in pratica quello che ha imparato, come in un tirocinio. Bella metafora. In effetti Watson, l’intelligenza artificiale di IBM che ha fatto parlare di se per la bravura nel giocare a scacchi e diagnosticare malattie grazie all’analisi iperveloce di milioni di cartelle cliniche, è stato adottato all’interno di una quarantina di realtà aziendali per proteggerle da ogni tipo di minaccia informatica.
La notizia è di qualche giorno fa. Si tratta di aziende come Sun Life Financial, SCANA Corporation, Smarttech, e delle università di Rochester, New Brunswick e il politecnico della California.
All’inizio credeva che la parola Ransomware fosse il nome di una città, adesso, dopo numerose sessioni di machine learning ha imparato che può essere qualcosa di diverso.
Ma non crediate che si sbagliasse, negli Stati Uniti ci sono sette città che portano il nome di Ransom.
A che serve Watson for cybersecurity
Quando sarà maturo e avrà fatto i suoi tirocini nel “mondo reale” della sicurezza aziendale, Watson for Cybersecurity diventerà un prodotto commerciale pronto a dominare il mercato delle sicurezza informatica. Il motivo? Semplice, grazie alla sua capacità di calcolo e di apprendimento l’intelligenza artificiale di Watson sarà in grado di distinguere più velocemente di qualsiasi esperto umano la minaccia informatica da anomalie benigne nel comportamento di reti, operatori e software.
Nelle intenzioni degli strateghi dell’IBM, Watson dovrebbe progressivamente diventare capace di individuare i falsi allarmi che costano molti milioni di dollari alle aziende. Compito importante, visto che secondo un rapporto dell’Istituto Ponemon, più della metà del tempo impiegata dagli addetti di sicurezza viene sprecata in analisi imprecise e falsi allarmi con un costo di almento 25.000 dollari settimanali per azienda.
Uno degli obiettivi di questo training, aveva detto Kevin Shkapinets di IBM, è proprio di “insegnare a Watson a comprendere le informazioni pubblicate in rete che parlano di cybersecurity per individuare connessioni e ricorrenze tali da fornire un’analisi accurata e l’allerta immediato quando serve.”
Diventa sempre più chiaro quindi che Watson, come hanno osservato i giornalisti di Fortune, rappresenta la vera svolta di Big Blue, il gigante informatico americano guidato dalla pugnace Ginni Rometty, verso le aree di business e ricerca del futuro: intelligenza artificiale, cloud e sicurezza.