Cosa serve all’Italia? “Alleggerire la burocrazia”. La cosa più cattiva mai mangiata? “Polvere di pesce secco”. La fame nel mondo? “Moltiplico le nonne”. Al Questionario di Food Valentina Toscano (Maniinpasta)
Valentina Toscano, 30 anni, di Montenero di Bisaccia, nubile, architetto, food designer (Maniinpasta).
1.
Cosa mangia a pranzo, nell’orario di lavoro?
Frutta e zuppa di verdure (la tipica sopa portoghese).
2.
Cosa mangia invece a cena?
Pasta.
3.
Vino o birra?
Vino.
4.
Piatto preferito in assoluto?
Mezze zite con sugo di pollo di campagna.
5.
In quale percentuale, più o meno, mangia cibo importato dall’estero?
Vivo all’estero.
6.
La convince una dieta vegana?
No.
7.
In percentuale: quanto è attento alla salute quando è a tavola?
50%.
8.
Tecnologia del food: quale usa nel privato?
Mini pimer.
9.
In quale altro settore del food (oltre il suo) le piacerebbe operare?
Produzione televisiva.
10.
Ogm, cosa ne pensa: sì o no?
Mmmmmmm… No!
11.
Prima o poi arriveranno sugli scaffali. Mangerebbe insetti?
No.
12.
Secondo lei, quali sono i settori più promettenti per una startup del food?
Social eating design.
13.
Il food è strategico per l’Italia. Cosa manca ancora per spingere il settore?
Alleggerire la burocrazia che toglie l’entusiasmo di cui c’é bisogno.
14.
Effetto Ratatouille: cosa rimpiange del cibo che mangiava da bambino?
I sapori di casa.
15.
Il bimbo piange a dirotto perché vuole una merendina confezionata: quanto tempo resiste prima di cedere?
Infinito.
16.
La cosa più buona mai mangiata.
Spaghetti al pomodoro di mia nonna.
17.
La cosa più cattiva mai mangiata.
Polvere di pesce secco.
18.
Se fosse chef, quale piatto sarebbe il suo cavallo di battaglia?
Spaghetti alle vongole.
19.
Qual è l’innovazione che sta rivoluzionando il food più delle altre?
Il convivio come esperienza socio-culturale.
20.
Ha il potere assoluto per un giorno: cosa farebbe per sconfiggere la fame nel mondo?
Moltiplicherei tutte le nonne del mondo.