Da oggi per far luce in una stanza buia basterà solamente il calore delle nostre mani. La torcia elettrica Lumen infatti, si alimenta con il calore corporeo. L’energia in eccesso viene memorizzata in un condensatore interno per essere utilizzata in un secondo momento.
«Non solo pensare green, ma essere green». Questo è il motto di Rost Zhuravskiy, giovane ingegnere di base a New York, che ha deciso di sfruttare fonti di energia alternative per alimentare il suo innovativo dispositivo.
Si chiama Lumen ed è una mini torcia elettrica da portachiavi. Lumen non ha bisogno di batterie, perché utilizza un’energia sempre disponibile: quella del nostro corpo.
«Sono assolutamente certo che, se vogliamo costruire un mondo migliore e lasciare alle prossime generazioni una Terra in salute, dobbiamo trovare alternative alle fonti più inquinanti». E il futuro immaginato da Rost è un futuro in cui, per far luce in una stanza buia, sarà sufficiente contare sul calore delle proprie mani.
Come funziona
Il funzionamento di Lumen è molto semplice. Per alimentare la sua luce a LED utilizza delle piccole barre di ceramica chiamate TEG, in grado di convertire il calore del corpo in una carica elettrica. Vediamo come.
In pratica, il dispositivo utilizza le differenze di temperatura per produrre elettricità. Lumen infatti si basa su un principio relativamente semplice, chiamato effetto Seebeck. L’effetto Seebeck è un effetto termoelettrico per cui, in un circuito costituito da conduttori metallici o semiconduttori, una differenza di temperatura genera elettricità. In questo caso la differenza di temperatura è quella esistente tra il corpo umano – circa 36,5° C – e l’ambiente esterno.
Inoltre, questa torcia elettrica è dotata di un piccolo condensatore interno. Se la corrente prodotta dovesse superare la quota necessaria, l’energia non impiegate nell’immediato potrà essere immagazzinata, mentre il corpo metallico ha il compito di agire da dissipatore di calore.
Prime spedizioni in partenza
In caso di necessità dunque, non dovremo più utilizzare il flash del nostro smartphone come torcia. Nessuna batteria verrà scaricata e questa è, di per sé, già una notizia. Certo, il termoelettrico non è una tecnologia nuova, ma dimostra di avere ancora grandi potenzialità.
Generatori termoelettrici indossabili sono stati sperimentati negli anni, per prolungare la durata delle batterie dei nostri dispositivi elettronici. Questa volta però, Rost ne è sicuro:
È la prima volta che un dispositivo del genere ha possibilità di raggiungere il mercato di massa
Tre modelli, un futuro
Lumen è progettata per produrre circa 15 mA ad una tensione di 3V, sufficiente per alimentare un LED con emissione di luce di 3000 mCd. Ci sono tre modelli differenti: il classico in alluminio, in titanio e un terzo, con una minuscola fiala trizio e fosforo incorporata.
Una sorta di barra fosforescente che vi permetterà di individuare facilmente la torcia anche al buio. La campagna di crowdfunding su Kickstarter è stata un successo e, secondo la tabella di marcia stilata da Rost, a febbraio potranno partire le prime spedizioni in tutto il mondo.