Sfruttano la levitazione magnetica per rimanere sospesi in aria e stupire gli ospiti. Ma è una tecnica, assai semplice, che può essere utilizzata per tante altre piante di piccole dimensioni. Tutto nel nome dell’eco-sostenibilità.
Dal Giappone arrivano i bonsai volanti. E sembrano provenire dal futuro visto che, per davvero, rimangono sospesi senza nessun supporto. Solitamente, infatti, questi alberi in miniatura vengono coltivati, anche per lunghi anni, in piccoli vasi. Ora, invece, grazie ad Air Bonsai, lo si potrà fare a mezz’aria sfruttando la levitazione magnetica. Senza trucchi o magie, come mostra il video della campagna su kickstarter che ha raccolto, ad oggi, circa 800mila dollari.
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Le caratteristiche del Bonsai
Questo gadget è stato sviluppato da una giovane startup nipponica, Hoshinchu, che ha voluto unire tradizione e innovazione. Ogni piantina è ospitata da una struttura divisa in due parti a cui sono stati dati nomi evocativi: “Energy Base” (parte inferiore) e “Little Star” (parte superiore).
Il Bonsai, ma qualunque altra pianta di piccole dimensioni, andrà trapiantato nella parte superiore e poi adagiato nella parte inferiore, costruita per lo più in porcellana, materiale molto presente nell’arte giapponese. Entrambe le metà del kit sono dotate di un magnete che dà la possibilità alla pianta di fluttuare in aria. Realmente sospesa, per lo stupore di chi guarda.
L’innovazione sposa la cultura
Eppure questa non è solo una moda: nella cultura orientale coltivare un Bonsai ha un significato molto profondo che spesso sfugge a chi rimane affascinato da questi piccoli capolavori. Rappresenta, infatti, l’unione della natura con la creatività umana. Un legame quasi sacro.
Far crescere un bonsai è una vera forma d’arte: per questo ogni esemplare deve rispettare dei canoni estetici precisi.
Non a caso il problema più grosso di questo prodotto sta nel fatto che l’esportazione dei Bonsai, all’esterno del Giappone, è regolamentata in maniera assai severa. Per ovviare a ciò, il team ha previsto una collaborazione con alcune realtà americane ed europee e una serie di tutorial che possano aiutare l’utente a far funzionare l’intero sistema in maniera autonoma, da casa. Inoltre, non meno importante, la startup consiglia l’acquisto di piante locali “per una questione di ecosostenibilità” e di rispetto per il proprio ambiente.
Quanto costano
Ultimo elemento: il cartellino con il prezzo. Per avere uno di questi alberelli bisogna sborsare circa 200 dollari ma sono sono previsti anche dei prodotti più curati che possono arrivare a costare molto di più. Queste ultime versioni, la cui scelta è ampia, hanno la caratteristica di essere pezzi unici, fatti a mano ed espressione di una vera e genuina passione.