Kirsten Alvey-Mudd ha dato vita a un censimento per salvare i pipistrelli colpiti dalla sindrome del naso bianco del Missouri. Un luogo fatto di 6mila grotte carsiche di cui si innamorò anche Mark Twain.
Il Missouri non è la California, non è la Florida, non è New York. Eppure possiede panorami naturali con pochi eguali, e non solo negli Stati Uniti. Dentro i suoi confini, per fare un esempio, ci sono oltre 6mila grotte. Ovvero uno dei fenomeni carsici più grandi e ricchi del mondo. Quelle stesse grotte che ritornano nei libri dello scrittore Mark Twain, che se innamorò ancora bambino. Un patrimonio naturale che oggi è a rischio per colpa dell’inquinamento e del vandalismo causato dall’uomo. Un problema che colpisce anche molte specie di animali , come il pipistrello.
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La speleologa che vuole salvare i pipistrelli
Kirsten Alvey-Mudd, scienziata e speleologa, si occupa della salvaguardia di questi luoghi magnifici: «Una delle cose più gravi di cui ci stiamo occupando è il declino vistoso delle popolazioni di pipistrello a causa della sindrome del naso bianco». Kirsten, come Twain, conosce perfettamente questi luoghi. È cresciuta ad Hannibal, accanto al fiume Mississippi. Aria pura, cielo altissimo e tanti ricordi di stalattiti e stalagmiti.
E pipistrelli, ovviamente. Vere “bat-caverne”.
Nella sua carriera ha visitato ed esplorato più di 300 grotte. Ed è stata lei a far partire il censimento per salvare i pipistrelli, animali a cui è particolarmente devota: «L’idea di questo censimento è stato un sogno per anni, una volta iniziata la diffusione della malattia è diventata una priorità». La sua lotta, viva più che mai, è sostenuta da associazioni ambientaliste e anche da enti governativi.
La sindrome del naso bianco
La sindrome del naso bianco (WNS) è provocata dal fungo Pseudogymnoascus destructans che cresce sul muso, il dorso e le ali. A causa di questo disturbo gli animali escono dal letargo molti mesi prima dell’arrivo della primavera, consumano prematuramente le loro riserve di grasso e, inevitabilmente, muoiono di fame. Dal 2006 sono morti più di un milione di esemplari e in alcune zone sono diminuiti anche dell’80%.
L’obiettivo della scienziata è quello di costruire un database e un inventario che raccolga le diverse tipologie di pipistrelli che abitano le grotte. In questo modo si cerca di salvaguardare quelle che stanno rischiando l’estinzione, in attesa che la sfida contro questa malattia vena vinta.
«Abbiamo volontari in tutto lo stato del Missouri» dice Alvey-Mudd «Ogni anno cerchiamo di contare il numero di pipistrelli in letargo per monitorare eventuali segni di WNS tra la popolazione. Tutti nostri speleologi seguono un piano di formazione e vengono bonificati per non portare eventuali germi all’interno delle grotte»
I servizi offerti dal censimento
I metodi e i dati catturati per il censimento sono utili a chi vive nelle zone intorno alle grotte. Ci sono, oltre al numero di salvataggi effettuati e di animali tracciati, le descrizioni dei vari habitat e la mappatura degli ambienti. In più sono stati realizzati e introdotti dei programmi educativi per sensibilizzare la comunità sul pericolo che i loro vicini alati stanno correndo. Se qualcuno volesse contribuire al progetto può farlo qui.
Alessandro Frau
@ilmercurio85