“Un flusso di coscienza messo su monitor”. Così Christoffer Bjerre ha descritto il suo video sulla creatività. VOID è stato realizzato e prodotto in circa tre anni di lavoro discontinuo ed è il risultato di una profonda meditazione personale.
Non è facile trasformare un flusso di coscienza in una rappresentazione grafica. Ancora più difficile è comporre un video che mostri l’essenza della creatività e che descriva il momento esatto in cui la nostra mente, attraverso la meditazione, arrivi a partorire un’idea. Christoffer Bjerre, art director danese, ci ha provato. Il risultato è VOID, un corto animato di appena 3 minuti ma completato in 3 anni.
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La scoperta del proprio lato creativo
Tre anni di lavoro discontinuo: «È stato un progetto che ho amato alla follia e che ho accantonato più volte come fallimento. Guardavo, rivalutavo, cancellavo e infine ricominciavo». Qualcosa capace di ossessionare Bjerre fino al suo definitivo compimento. Ed è stato proprio il senso di insoddisfazione a permettergli di arrivare, con estrema difficoltà, a produrre VOID: «La frustazione è direttamente proporzionale alla gratificazione. Ma entrambe servono e sono necessarie».
Soprattutto in un progetto in cui ci si mette in gioco e in cui, al centro della scena, si è completamente nudi e vulnerabili.
Cosa mostra VOID?
L’artista danese, che si è trasferito stabilmente a San Francisco da diversi anni, è convinto di aver mostrato il fenomeno puro della sua creatività. Quella che lo porta a generare forme concrete. Un fenomeno che ha i suoi momenti di luce e oscurità e che, alla fine, per realizzarsi, passa da una profonda ricerca interiore.
Credits photo: Christoffer Bjerre