Dal 1820 al 2013 tutti i flussi migratori verso gli USA in un mappa interattiva. Parliamo di 79 milioni di persone che oggi hanno lo status di residente (permanente) in America. Cosa ci può insegnare la Storia mentre sentiamo parlare di muri e barriere.
Quando parliamo di migrazione, di viaggi della speranza, di partenze che cercano disperatamente di una vita migliore, non dobbiamo mai dimenticare la Storia e quello che ha da insegnarci. A volte, infatti ci lasciamo distrarre dai deliri politici che invocano muri e barriere e ci dimentichiamo il nostro passato. L’uomo, per sua natura, ha sempre cercato la propria fortuna compiendo sacrifici e lasciando, spesso, la propria casa. E sarà sempre così.
Il “sogno” americano
Dal 1820 fino al 2013, oltre 79 milioni di persone hanno ottenuto un legittimo status di residente permanente negli Stati Uniti. Sono persone che hanno lasciato la loro patria, la loro famiglia, il loro destino, per qualcosa di diverso, di non scritto. Questo enorme flusso di individui è stato rappresentato da una mappa interattiva, davvero fantastica, pubblicata da Metrocosm.
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Picchi ed epoche
La mappa visualizza tutti questi nuovi americani simulando il loro viaggio dalla nazione di origine agli USA. Il grafico qui sotto, invece, mostra come questi flussi e queste migrazioni abbiano riguardato nazioni diverse in epoche differenti. E nei primi anni del’900 furono gli italiani ad emigrare in massa oltrepassando l’oceano Atlantico e superando, per numero, qualunque altro paese.
Herman Melville, l’autore di Moby Dick, sosteneva che “non puoi spargere una goccia di sangue americano senza spargere il sangue del mondo intero. Noi non siamo tanto una nazione, quanto il mondo”. Oggi è tempo di estendere questa frase a tutto il pianeta, ad ogni luogo e ad ogni popolo. Perché il desiderio di una vita migliore non può essere arrestato da muri e barriere. E tantomeno dalla politica.
Fonte: http://metrocosm.com/animated-immigration-map/
Credits: Max Galka