L’app, attualmente in funzione beta, permette di ricevere dei feedback sulle foto e sui video che vorremmo pubblicare su Facebook o Instagram. La community esprime semplicemente un giudizio, con due emoji, senza poter commentare o scaricare i contenuti altrui.
Pubblicare un contenuto su Facebook o Instagram è un gesto semplice ma che può essere anticipato da grandi indecisioni: varrà la pena condividere quella foto? O sarebbe meglio sceglierne un’altra? Quel video è bello abbastanza da farlo vedere a tutti i contatti?. In questo tempo di grande bulimia di condivisioni “social” c’è, infatti, chi ancora preferisce la qualità alla quantità. E ora c’è anche un’app, “Post or not“, per ricevere i giusti consigli su cosa postare sui propri profili.
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Come funziona “Post or not”
Il processo avviene in tre semplici passi: si carica la foto da condividere e si attende il giudizio della community. Una volta ricevuti i feedback necessari si può scegliere se procedere con la pubblicazione o decidere di rinunciare. Gli utenti esprimono il loro commento attraverso due emoji con cui indicare una reazione positiva o negativa. L’app, infine, non permette di scaricare foto di altri utenti o aggiungere qualsiasi tipo di commento.
Attualmente è ancora in funzione in beta ma è già possibile testarne l’usabilità richiedendone il download dal sito
Risparmiare tempo (e memoria)
Pubblicare un contenuto “perfetto” può comportare una grande perdita di tempo e un grande consumo di memoria dei nostri device. E questo gran lavoro non assicura che quella foto o quel video possano avere il successo che ci si aspetta. In un’intervista a The Next Web, Vikram Kanuganti ha raccontato l’aneddoto che lo ha spinto a immaginare “Post or not”: «Nel 2015, mentre ero a Los Angeles con mia moglie, ho notato che molte persone si chiedevano se postare su Facebook o Instagram i selfie che si erano appena scattati. Nello stesso momento c’era un’altra ragazza che, indecisa su quale foto pubblicare, continuava a scattarsene senza fermarsi». Così, una volta tornato a casa, Kanuganti ha chiesto ad amici e familiari cosa pensassero di una app che fosse in grado di supportare le persone in questo tipo di scelte: «Tutti hanno accolto favorevolmente l’idea e così l’ho sviluppata per davvero».