Oltre 50 persone stanno dedicando il loro tempo ad aggiornare le mappe dei luoghi colpiti dal terremoto, in provincia di Rieti. Tutti i dati e le mappe forniti dalla comunità possono rappresentare un importante aiuto per i soccorritori.
È successo ancora, la terra si è mossa, molte persone hanno perso la vita e diversi centri abitati sono praticamente scomparsi. Ed è successo in Italia con l’epicentro nei pressi di Accumoli, in provincia di Rieti. Gli aiuti umanitari sono partiti, molti hanno donato il sangue e altri hanno aiutato a scavare per liberare le persone intrappolate. Chiunque è pronto a collaborare.
In queste situazioni le mappe, che mostrino sia il prima che il dopo dell’evento, diventano necessarie. Serve avere dati nel tempo più breve possibile. E così data provider come DigitalGlobe e il gruppo Copernicus Emergency Management System si sono messi subito al lavoro offrendo immagini e rielaborazioni di tutto quello che i satelliti hanno visto e catturato.
Il lavoro di OpenStreetMap dopo il terremoto
Ma sono tante le realtà che stanno raccogliendo dati e che ne stanno facendo uso. La comunita di OpenStreetMap è fra queste. Da subito, alcuni mappers italiani, si sono accorto che i luoghi colpiti erano carenti di informazioni. La mappa di OpenStreetMap, in quella particolare zona, non mostrava strade, edifici ed altri elementi utili. Per questo si sono mossi immediatamente per disegnare quello che veniva messo a disposizione dalle foto aeree di Microsoft Bing (che ne ha dato il permesso) e dai servizi di distribuzione di immagini satellitari tra cui la Regione Lazio.
In breve tempo i centri abitati hanno preso forma. Certo, si tratta di una situazione pre-evento, ma rimane un dato importante perché permette di capire cosa è stato colpito. In breve tempo poi, Wikimedia Italia – l’ente che rappresenta in Italia non sono Wikimedia Foundation ma anche la fondazione OpenStreetMap – si è adoperata per creare una istanza del OSM Tasking Manager, il software che il gruppo HOT – Humanitarian OpenStreetMap Team ha creato per il coordinamento della mappatura.
Nel momento in cui sto scrivendo sono oltre 50 le persone che stanno dedicando il loro tempo ad aggiornare la mappa.
Come vengono aggiornati dati e mappe
L’aggiornamento avviene osservando le foto aeree rese disponibili dall’alto, tracciando strade ed edifici e quant’altro sia possibile capire dentro OpenStreetMap. Il risultato è nella mappa ma anche nelle informazioni che possono poi essere scaricate ed usate sul posto all’interno dei navigatori GPS. Altri dati vengono integrati raccogliendo le informazioni che la Protezione Civile fornisce e dai data provider che li stanno rendendo disponibili per tutti.
Abbiamo, in questo momento, una fonte dati importantissima di supporto ai soccorritori che si stanno muovendo in quelle zone. Sto scrivendo perché è importante che sappiano dell’esistenza di questa opportunità.
Contribuire ai dati. Ecco come
Innumerevoli sono i modi per contribuire e usare questi dati. Lascio qualche link:
- LearnOSM – http://learnosm.org (per imparare a contribuire a OpenStreetMap).
- Mapgive italian version – http://mapgive.openstreetmap.it (dove trovare delle video guide tradotte in italiano che spiegano come usare i vari strumenti).
- Estratti OSM – http://estratti.openstreetmap.it (Il servizio di Wikimedia Italia che permette di scaricare i dati inseriti in OpenStreetMap il giorno prima attraverso vari formati usati dalla maggior parte dei software cartografici).
- FieldPapers – http://fieldpapers.it (Un utilissimo strumento per creare PDF pronti per la stampa di una area selezionata, e, non solo, anche per raccogliere note su carta da poter trascrivere – in digitale – dentro OpenStreetMap).
- OSMAnd – http://osmand.net/ (Un navigatore offline che fa uso dei dati di OpenStreetMap)
Ma questa lista potrebbe continuare e l’invito è a commentare per migliorarla e allungarla. Ma mi rivolgo anche a chi, padroneggiando l’argomento, possa organizzare momenti di formazione nei luoghi terremotati in modo da avere mappe sempre aggiornate usando OpenStreetMap.
Un grazie di cuore a tutti.
Maurizio Napolitano