Abbiamo intervistato Elia De Tomasi, uno dei fondatori del primo FabLab a Venezia. La storia e i progetti di un laboratorio che continua a crescere e sperimentare.
Elia De Tomasi è un architetto veronese con le idee chiare e il futuro negli occhi. Insieme ad altri due soci, architetti come lui, ha fondato nel 2013 il FabLab Venezia. Una fucina di innovazione che funziona (e anche molto bene). «All’epoca avevamo capito che lo sviluppo digitale stava crescendo all’estero ma in Italia nessuno sembrava comprendere il fenomeno. Potevamo emigrare o metterci in gioco iniziando con la piccola manifattura 3D». I tre sono rimasti. E hanno fondato una startup. Supportati dai finanziamenti della regione Veneto e dall’ospitalità del VEGA, il polo tecnologico nei pressi di Venezia. Da quel momento in poi il FabLab Venezia non si è più fermato.
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Un FabLab che vive e interagisce con il territorio intorno a sé
«Fin dagli inizi abbiamo avuto il supporto della Confartigianato. Successivamente diverse società hanno scelto di seguire i corsi che proponevamo e abbiamo attivato convenzioni con gli ordine degli architetti e degli ingegneri». Anche il mondo accademico, scettico nei primi tempi, si è rivelato interessato al lavoro del laboratorio e a giugno ha inaugurato un proprio FabLab a Ca’ Foscari. «Una notizia che ci ha reso entusiasti. In più un nostro maker gli sta facendo da consulente» ci racconta Elia. I rapporti con il vicinato sembrano dunque ottimi.
Siamo stati un piccolo sasso nello stagno le cui onde hanno smosso le acque
La Fab Academy e il sogno di una community in Veneto
Il lavoro di FabLab Venezia non finisce qui. Elia è tornato pochi giorni fa, diplomato, dalla Fab Academy di Barcellona. Un’esperienza di sei mesi in uno dei migliori laboratori di tutta Europa.
Passavamo fino a 12 ore a lavorare, dal lunedì al sabato. È stato impegnativo ma ne ho tratto grandi soddisfazioni
Lo spirito di cooperazione assaporato nell’Academy lo ha incoraggiato nell’impegnarsi, di ritorno a Venezia, nel voler far crescere la community dei Lab nel proprio territorio: «Vorrei portare la Fab Academy in Veneto, sulla falsa riga di quello che ha fatto Fiore Basile in Toscana: dar vita a un unico centro dove raccogliere i diplomati dall’Academy dai vari FabLab veneti e formare nuove fabbers».
Il Metaball: un tavolo multiforme made by FabLab Venezia
«La nostra sfida ora è trasformare il lavoro al FabLab nella nostra professione principale, proponendo progetti efficaci per scalare il mercato». Uno di questi sta già raggiungendo l’obiettivo: si tratta del Metaball Table, vincitore del premio Blue Ribbon alla Maker Faire Roma 2015. Un tavolo innovativo che permette – grazie ad un algoritmo realizzato da Leonidas Paterakis, il socio di Elia – di creare modelli unici, sempre diversi, variandone le configurazioni. Da pochi mesi un’azienda veneta ha acquistato il progetto permettendo così di continuare la prototipazione e lo sviluppo.
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Elia e alcuni maker del FabLab parteciperanno alla Maker Faire di ottobre in collaborazione con il progetto Wasp per la costruzione di case in argilla. «Stiamo lavorando con loro per rendere più complessa architettonicamente la cupola che stanno realizzando a Massa Lombarda. Arriveremo a Roma facendo dei test. Nelle fiere bisogna anche sperimentare». Come dargli torto: sbagliando si impara, sempre.