In un palazzo nobiliare del XVI secolo, il laboratorio di fabbricazione digitale che sostiene anche progetti per startup (con un occhio alla Fab Academy)
«Dxf. è una sigla» spiega Antonio Mele, designer e responsabile del laboratorio «siamo specializzati in design e cercavamo un acronimo che ci caratterizzasse: “Dxf” è design x fabbrication (design per la fabbricazione digitale)». La sede di Hub.Dxf è un palazzo del sedicesimo secolo nel comune di Giugliano di Campania, alle porte di Napoli. In origine dei Principi Colonna di Stigliano, ora è sede di Hub s.p.a. la società che sta dietro il makerspace.
Negli spazi del laboratorio, A cornice dei macchinari, ci sono affreschi e arazzi. Qui convivono storia e futuro
Hub.Dxf è il tassello che mancava in Hub s.p.a.
Hub S.p.a. si occupa di innovazione sociale nel territorio di Giugliano. Dopo aver ospitato per circa due anni il FabLab Napoli, ha deciso di realizzare un proprio spazio condiviso per lo studio e la fabbricazione digitale. Da questa esigenza è nato, a novembre 2015, Hub.Dxf; un makerspace in cui artigiani e maker possono collaborare, scambiare conoscenze e sviluppare nuove idee. «La condivisione è il fulcro di questo laboratorio» sottolinea Antonio Mele «in Hub s.p.a. vi sono quasi 70 soci tra ingegneri, designer e architetti. Siamo a stretto contatto con la anche con la Scuola Politecnica della Seconda Università di Napoli. Abbiamo voluto aprirci ai maker per condividere le nostre competenze».
Siamo una bottega in cui l’artigianato classico entra in contatto con le nuove forme dell’artigianato 2.0
Per Hub.Dxf è importante soprattutto il rapporto con i giovani. «Ci confrontiamo molto con loro, vogliamo essere un loro punto di riferimento in zona. Dove possano trovare persone disponibili e svolgere attività utili per la loro carriera scolastica e lavorativa». Un esempio è l’apertura a tirocinanti provenienti dal Corso di Design della Scuola Politecnica: all’interno di Hub.Dxf hanno l’opportunità di fare esperienza e formarsi nel settore della fabbricazione digitale e Artigianato 2.0. Inoltre, a cadenza settimanale, viene organizzato un aperitivo aperto al pubblico. «Un momento di incontro e confronto tra soci, maker e le persone. Per interagire e condividere ciò che facciamo» dice Antonio.
Tobe System, l’Acceleratore per startup e l’idea della Fab Academy
Un progetto che Antonio tiene a raccontare è Tobe System di Giovana Antunes e Alessia Piccolo, due ragazze del makerspace. Si tratta di alcuni dispositivi co-medicali che si prendono cura del bambino malato in terapia. Basato sulle tecniche della Playtherapy, ha un’interfaccia grafica semplice e intuitiva. Decodifica gli impulsi celebrali dei bambini, aiutandoli nella cura e fornendo ai medici le informazioni sul decorso della malattia. «Recentemente sono state premiate alla Venice Design Week e il 9 ottobre 2016 sono con noi a Futuro Remoto in piazza del Plebiscito a Napoli».
Startup acceleration in Hub
Da settembre 2016 poi il laboratorio ha iniziato il percorso di accelerazione Startup acceleration in Hub, promosso da Hub s.p.a. con il patrocinio di Sviluppo Campania. «Abbiamo selezionato 6 potenziali startup che lavoreranno con noi all’interno di Hub per due mesi» racconta entusiasta Antonio «li affiancheremo nel processo di sviluppo e realizzazione della loro idea. Speriamo sia la prima edizione di molte altre». Il prossimo passo da compiere sarà ospitare la Fab Academy «ci stiamo pensando. Vorremo arrivarci a breve, si tratterebbe di un altro grande traguardo. L’idea sarebbe orientarla verso il design del prodotto, coinvolgendo anche i designer nella nostra sede».