Lo dice Bloomberg ma è una notizia che circola da tempo. L’azienda di Cupertino dice addio alla Apple Car, l’automobile senza pilota che tanto era stata annunciata negli ultimi due anni. Il motivo? Dissidi interni e una volontà forte di non rinunciare alla qualità.
Apple è a un passo dal rinunciare alla sua Apple Car, il veicolo futuristico, elettrico e senza pilota, che avrebbe dovuto cambiare la mobilità del mondo. L’azienda di Cupertino non sfiderà Google e Uber in uno dei campi di battaglia più interessanti dei prossimi decenni. Le nuove indiscrezioni, sempre più concrete, arrivano da Bloomberg, ma hanno avuto una risonanza molto ampia.
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Non è un ritiro, ma solo un passo indietro
Apple non abbandonerà totalmente il mondo dell’automotive. Passerà dall’elaborazione di un prodotto concreto, la Apple Car, allo sviluppo di software sempre più complessi per le automobili a guida autonoma. Una rimodulazione del Project Titan, tanto pubblicizzato nel 2015 e mai definitivamente convincente. Al team di sviluppo, come riporta ancora Bloomberg, è stato concesso un anno di tempo per convincere la dirigenzasulla fattibilità e convenienza del prodotto. Ma i risultati non sono stati quelli attesi da Apple e gli scontri si sono moltiplicati: dal design alla strategia, dai fornitori alla leadership.
Filosofia Apple: mai rinunciare alla qualità
L’Apple Car avrebbe dovuto riconoscere il suo conducente dalle impronte digitali e muoversi per le strade, senza volante e pedali, navigando con la semplice pressione di un pulsante. Un progetto difficile da realizzare senza un abbattimento di costi e alcune rinunce. Ed è questo forse il vero problema: Apple non avrebbe voluto acconsentire ad abbassare la qualità del mezzo, un marchio di fabbrica dell’azienda capitanata di Tim Cook. Un compromesso che avrebbe potuto portare ripercussioni su altri prodotti. Un rischio forse troppo grande da correre. Almeno nei prossimi anni.
Il futuro dei dipendenti
Al progetto hanno lavorato centinaia di professionisti. Molti di loro si sono già dimessi ad agosto, altri pare che vengano spinti ad andarsene. Si parla di centinaia di addetti impegnati nel progettare scocche, sospensioni e telai che hanno lavorato per l’azienda negli ultimi due anni. Tanto è durato l’impegno, in ricerche e investimenti, per progettare l’auto senza guidatore. Che, almeno per ora, non si farà.