Emotibot, la startup cinese che sta inventando un metodo per insegnare ai chatbot a comprendere lo stato emotivo delle persone con cui iniziano una conversazione.
L’intelligenza emotiva è uno egli aspetti più difficili da coltivare. Anche per gli esseri umani. Figuratevi per i robot, le intelligenze artificiali e i chatbot. Ma capire lo stato emotivo delle persone, durante una specifica conversazione, potrebbe cambiare definitivamente la natura di questi assistenti automatici, i cui strumenti di analisi sono ancora molto limitati.
La startup che vuole cambiare le cose: Emotibot
Per un chatbot intuire questo tipo di sensazioni può essere decisivo. Significherebbe ridurre i conflitti e le incomprensioni. creerebbe una maggiore empatia tra chi ha bisogno di informazioni e chi è stato costruito per dare delle risposte. Emotibot, startup cinese specializzata nello sviluppo e nella cura di questi assistenti, ha trovato un modo per iniziare a dotarli di queste capacità. Uno spiraglio che potrebbe far felici moltissime aziende che erogano servizi di vario tipo. Come spiega questo video di TechCrunch:
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Sorpassare l’ironia
Lo abbiamo imparato anche da Siri, la voce di iPhone e iPad. La strategia dei chatbot per entrare in confidenza con i clienti, quando non vengono censurati, è improntata sull’ironia e sulla sorpresa. Le risposte dirette e inaspettate, il canto con voce robotica, la recitazione di una poesia. Emotibot, invece, permette di aumentarne la delicatezza, facendoli diventare meno diretti, più cortesi e capaci di ascoltare.
Tutto grazie a testi, elementi audio e segni che possono essere catturati tramite l’esperienza e la fotocamera del dispositivo che si sta utilizzando. Una combinazione che, giorno dopo giorno, permette di raffinare “il tatto” del chatbot. un primo passo per costruire intelligenze sempre meno artificiali.