Il 20 aprile dalle 17 alle 19 nella sede del fablab milanese, insegnanti e dirigenti scolastici cercheranno risposte alle loro domande sull’introduzione di spazi tecnologici e artigianali negli istituti per migliorare la didattica
Imparare ad usare una stampante 3D. Prendere familiarità con plotter, robot e schede arduino. Fare conoscenza dei tessuti più innovativi. Di questo e di tutto l’universo degli atelier creativi si parlerà il 20 aprile (qui per iscriversi) dalle 17 alle 19 durante l’appuntamento di Open Education al WeMake Fablab markerspace, in zona Gorla a Milano. I destinatari dell’incontro sono docenti, animatori e dirigenti scolastici che hanno intenzione di partecipare al bando del Miur per portare questa nuova realtà nelle scuole.
Bando per gli atelier creativi
La scadenza per la presentazione delle domande è il 27 aprile e molti istituti scolastici sono interessati all’argomento. Si tratta di 28 milioni di euro da impiegare nelle scuole del I ciclo di istruzione per dotarle di spazi laboratoriali a cavallo tra artigianato e tecnologia. L’obiettivo della serata del 20 aprile è rispondere alle domande degli operatori della scuola e presentare dal vivo gli strumenti che animano gli atelier creativi. Con un giro nel fablab milanese, gli insegnanti potranno così rendersi conto delle potenzialità di questi strumenti didattici e il tipo di competenze che gli studenti potrebbero sviluppare se le loro scuole si aprissero a queste tecnologie. All’incontro di domani parteciperanno in diretta streaming anche i maker di Roma Makers che come i loro colleghi milanesi hanno scelto di puntare su obiettivi educativi.
Open education
Open education è un’occasione gratuita per chi lavora nel mondo della scuola. Si tratta di un appuntamento diverso ogni mese. Gli insegnanti dialogano e si confrontano anche sulla possibilità di usare in maniera non ancora sperimentata metodi che sembrano appartenere al passato. Nessun aspetto viene tralasciato: si va dall’attenzione per la pedagogia, all’apprendimento di strumenti pratici dell’informatica per arrivare alla definizione di un sistema educativo integrato e proiettato al futuro.