Dall’unione tra la startup Scrapycle, del FabLab “Affari Puliti 3D” e delle amministrazioni locali è nato un parco giochi fatto con stampa 3D e materiali riciclati: sorto sui territori confiscati alla mafia del Brenta
Un tempo era il giardino del boss della Mala del Brenta ora è un parco giochi sostenibile e digitale costruito con i materiali di scarto. E’ la storia di un luogo che si è riscattato grazie ad una startup che è stata capace di mettere in sinergia le aziende private, la pubblica amministrazione e il FabLab veneziano www.affaripuliti3D.it che ha realizzato l’aspetto ludico. Il “miracolo” è avvenuto a Campolongo dove Felice Maniero aveva una meravigliosa villa con piscina e un parco da far invidia con alberi di ogni sorte, animali di ogni tipo: molti raccontano che avesse ospitato persino una tigre. Ora il cancello di quel parco sarà spalancato ai bambini.
Da villa del boss a parco giochi
L’idea è nata dalla Cna Veneto ed ha unito le migliori risorse innovative del territorio grazie anche al patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Regione Veneto che hanno creduto in questa rinascita. La mafia stavolta ha perso, ha vinto lo sguardo al futuro, la profezia della startup Scrapycle e del FabLab per la fabbricazione digitale che ha trovato casa proprio nella villa del boss, diventata un luogo di sperimentazione e uno spazio per giocare in maniera intelligente.
Materiali di scarto e stampa 3D
Il concept da cui parte lo sviluppo progettuale è basato su sei moduli piramidali in legno disponibili a piacimento sul terreno, tenuti insieme da giunti stampati in 3D che possono formare altalene, dondoli ma anche spazi per divertirsi e far ginnastica. Chi ha ideato il parco giochi sostenibile ha portato tra fiori e piante vecchi pneumatici, corde e reti con i quali verranno costruite delle vere e proprie giostre. Un giardino che vedrà protagonisti i ragazzi che costruiranno loro stessi dei percorsi grazie alla consulenza degli imprenditori artigiani. Ma non basta.
Nell’ex villa il FabLab è diventato un punto di riferimento per coloro che vogliono sperimentare nuovi studi e nuovi percorsi economici da sviluppare nell’ambito della cultura digitale.
Nello spazio di “Affari Puliti 3D” sono in programma corsi, workshop e attività. Il progetto archtouch riguarderà percorsi sensoriali per un turismo accessibile grazie alla stampa 3D: nel laboratorio vengono promosse diverse destinazioni turistiche modellando e stampando in 3D i monumenti storico artistici o i reperti museali così da permettere ai visitatori con disabilità di entrare nel vivo dell’opera d’arte.
La raccolta dei materiali di scarto
Un binomio quello dell’innovazione e della sostenibilità legato ai giovani che ha aggiunto anche il sostantivo partecipazione all’impresa: la cittadinanza di Campolongo, infatti, affianca gli organizzatori nella raccolta dei materiali di scarto e collabora passo dopo passo allo sviluppo progettuale. Per Alessandro Conte della Cna Veneto è stata una doppia conquista perché c’è stata una contaminazione positiva delle competenze tra artigiani e designer in un contesto di recupero sociale con una particolare attenzione all’infanzia. Una scommessa vinta da tutti: dagli enti, dai privati, da chi è stato capace di mettere in gioco la propria professionalità e fantasia.