La Regione Emilia Romagna ha chiesto a Nomisma di censire le sue Corporate Academy: dai dati emerge che sono strutture giovani e che si occupano principalmente di marketing e comunicazione
Hanno meno di 10 anni di vita, sono strutture leggere con un numero di addetti dedicati full-time che varia da uno a oltre 60 nelle strutture più complesse, e si occupano principalmente di management, marketing e comunicazione. È questa la carta di identità delle Corporate Academy dell’Emilia-Romagna, le scuole di formazione interne alle aziende, che rappresentano il 50% di tutte quelle presenti in Italia. Proprio per questa presenza consistente, l’Emilia-Romagna si candida a creare una cabina di regia e lancia una rete delle Academy per integrare e favorire lo scambio pubblico-privato e la formazione pubblica aziendale. I dati sulle Corporate Academy emergono da uno studio di Nomisma, commissionato dalla Regione per fotografare lo stato dell’arte in Emilia-Romagna.
L’azienda come luogo di formazione
L’azione avviata in questi anni in Emilia-Romagna è stata incentrata sulla volontà di costruire un sistema di luoghi e istituzioni educative che, intrecciandosi fra loro – nelle rispettive autonomie – possano costruire un’unica piattaforma educativa, su cui impiantare solidamente lo sviluppo produttivo degli anni a venire. Anche le imprese, quindi, possono diventare luoghi di educazione superiore e di formazione per competenze avanzate, devono far parte di quest’unica piattaforma che proietta l’Emilia-Romagna, a livello nazionale e internazionale, come il luogo della “intelligenza collettiva”, dove venire a studiare e formarsi, ma anche dove venire ad impiantare la testa di cicli produttivi oggi più che mai globali. Lo sviluppo delle scuole di formazione aziendali conferma come in Emilia-Romagna il rapporto tra sistema formativo universitario e sistema formativo delle imprese è più consolidato e strutturato che altrove. Nella maggior parte dei casi le attività formative erogate da queste strutture si concentrano su ambiti “strategici” per la crescita dell’azienda: management, marketing e comunicazione, tecniche commerciali, competenze per livelli amministrativi alti.
L’indagine
Nomisma ha censito le 120 imprese regionali più grandi in termini di fatturato (100 dei comparti manifatturieri e terziari, 20 dei servizi finanziari) e ne ha ricavato un’analisi dettagliata. Delle 29 Corporate Academy individuate 17 sono state intervistate direttamente. Si tratta di imprese che innovano e crescono in termini di utili, fatturato, occupazione e investimenti ma le motivazioni che hanno spinto le aziende a creare simili strutture sono diverse. Principalmente per mantenere il know-how aziendale e garantirne la trasmissibilità, poi per “creare e condividere una cultura unitaria dell’impresa” specie nei momenti di transizione dovuti ad acquisizioni, fusioni o ampliamenti di mercato e favorire la crescita del personale in chiave strategica. Nella maggior parte dei casi, le academy delle aziende intervistate, sono nate di recente, negli ultimi dieci anni. Sono strutture leggere, senza una propria veste giuridica separata da quella delle imprese a cui appartengono che fanno capo per lo più alla direzione risorse umane, pur essendo nella totalità dei casi nate su impulso dell’amministratore delegato o comunque dei vertici strategici dell’azienda. Mediamente basso, salvo alcune eccezioni, il numero di addetti dedicati full-time alle academy: si va da 1 addetto fino a oltre 60 nelle strutture più complesse. Rispetto al dato nazionale, dove le Academy più consolidate riguardano il settore bancario assicurativo, in Emilia Romagna si registra maggiormente la prevalenza di Academy in quello manifatturiero.