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Visa Europe annuncia l’espansione del suo servizio Visa Europe Payment Tokenization Service (VEPTS), che consente a banche, istituti finanziari e altri operatori di mercato di sviluppare la tokenizzazione dei pagamenti in ambito cloud (smartphone, wearable, ecc), wallet (come Visa Checkout), oppure dove i dati della carta di credito siano stati precedentemente “salvati” presso gli esercenti (“card on file”).

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La tokenizzazione, secondo quanto comunicato da Visa Europe, renderebbe semplice e veloce sia il processo di associazione della carta ai servizi di pagamento digitale, sia la gestione e la conservazione dei dati sensibili quando si paga nei negozi fisici oppure online.

Nel 2020 1 su 5 pagherà con lo smartphone

«I consumatori in Europa – ha detto Sandra Alzetta, executive director business strategy innovation di Visa Europe – hanno a disposizione tecnologie innovative che offrono modalità di pagamento rapide e fluide per poter acquistare e pagare in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo scelgano». E per i prossimi 5 anni Alzetta prevede che «un consumatore su 5 pagherà i suoi acquisti con lo smartphone su base quotidiana e i pagamenti su dispositivi mobili costituiranno oltre il 50% di tutte le transazioni Visa».

Cosa piace della “tockenizzazione”

Nel 2015 Visa Europe ha condotto alcune ricerche, secondo le quali il 62% dei consumatori interpellati mostravano preoccupazione per la sicurezza dei loro dati sensibili in caso di pagamenti su internet o con smartphone. Secondo Visa, la tokenizzazione garantirebbe la sicurezza dei dati della carta di pagamento, sostituendoli con una sequenza di numeri – un token appunto – così, ovunque siano conservati i dati token, i dettagli della carta non vengono esposti. Quando i consumatori effettuano un acquisto con un servizio di pagamento ‘tokenizzato’, al momento del pagamento viene presentato un token, non i dettagli della carta.

Come può essere usato

I token che possono essere creati per una singola carta possono essere molteplici: ciò consente alle istituzioni finanziarie di controllare e di gestire in maniera molto flessibile gli ambienti e i canali ove uno specifico token possa essere usato, aiutandole ad offrire ai titolari nuove modalità di pagamento con la loro carta. Per esempio, un token creato solo per uno specifico servizio di pagamento mobile inserito in una app non può essere catturato e usato altrove per fare un acquisto online.

I consumatori hanno un ulteriore valore aggiunto: se il dispositivo mobile viene smarrito o rubato, un token può essere disabilitato, in maniera rapida e semplice, sia dal titolare sia dalla banca emittente la carta, senza dover bloccare la carta Visa associata con il token. Analogamente, se una carta viene smarrita o trafugata, il consumatore potrà ancora usare il suo telefono tokenizzato per effettuare pagamenti in attesa di ricevere la carta sostitutiva.