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Una carta di per contenerle tutte (carte di credito, bancomat, carte fedeltà). Si chiama Plastc, l’idea di Ryan Marquis, startupper seriale americano, che dopo un video diventato virale sul web nel 2014, ha venduto pezzi della sua carta elettronica in giro per il mondo per un valore superiore ai 5 milioni di dollari. Ma ora deve contenere la delusione dei clienti di fronte all’ennesimo ritardo nella distribuzione. L’ultima data era fine aprile, ma ora la carta sarà disponibile a settembre/ottobre 2016: «Mi rifiuto di offrirvi un prodotto che non funziona ancora alla perfezione» spiega sul blog di Plastc, Marquis.


L’idea nasce da un frullato

È in fila per pagare un frullato e un paio di sneaker quando Ryan Marquis nota un adesivo di Google sul registro di cassa. Corre l’anno 2011 quando chiede alla cassiera quante persone pagassero in media usando il loro smartphone. E lei risponde che erano due o tre al mese». È allora che si accende una lampadina nella mente di Ryan. Lui le startup ha già dimostrato di saperle fare. Dopo il liceo lancia la sua prima azienda di e-commerce, ma il boom lo fa con PixelMags, una piattaforma che trasforma giornali cartacei in digitali e ne supporta la diffusione online: 30 milioni di dollari all’anno. Poi nel 2015 la vende, non si conosce l’entità della cifra. «Al supermercato ho capito che il passaggio dalla carta fisica ai pagamenti digitali avrebbe richiesto molto più tempo di quanto pensavano gli esperti del settore, allora ho provato a inventarmi qualcosa» spiega a Huffington Post.

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La carta (universale) delle carte di credito

Un po’ come l’anello di Frodo (“uno per domarli tutti” è una frase celebre del film “Il Signore degli Anelli”), così Plastc usa una sola carta elettronica per controllarle tutte. Il meccanismo sembra semplice, così come spiegato nel video che ha spopolato su YouTube. C’è un’app attraverso la quale puoi aggiungere o eliminare le carte che puoi inserire (un massimo di 20). Con un meccanismo touch sulla carta, puoi scorrere tra quelle disponibili, scegliere quella più adatta alla tua transazione, inserire il pin ed effettuare poi il pagamento con un POS tradizionale. Sulla tecnica che permette tutto questo c’è un gran segreto e quindi poco sappiamo dirvi, quello che compone la carta: un display touch, la banda magnetica tipica delle carte di credito normali, e una batteria che dà a Plastc l’autonomia di un mese. Mentre si stanno implementando soluzioni per il pagamento contactless.  Il costo è di 155 dollari.

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Ma il lancio viene rinviato continuamente

Prima estate 2015. Poi aprile 2016 e adesso ancora agosto – settembre 2016. L’azienda ha più volte ritardato il lancio del prodotto, deludendo i tantissimi utenti che l’hanno preordinata. Plastc ha risposto alla frustrazioni dei clienti illustrando in un blog lo stato dei lavori e le motivazioni che stanno contribuendo al ritardo nel lancio e i progressi raggiunti: «Sulla base delle nostre previsioni, il prodotto sarà sul mercato ad agosto settembre 2016. Come sapete Plastc non è uno strumento semplice. Ma un sistema complesso dove tutti gli elementi devono funzionare all’unisono» premette Ryan che poi passa in rassegna le sfide che l’azienda dovrà superare nei prossime mesi tra cui “le approvazioni degli enti di authority, lo sviluppo del backend nelle due versioni in cui sarà disponibile (Android e iOS), i tempi tecnici nella produzione, affidata ad aziende esterne…”. Ryan sa che ha perso già tanto tempo, mentre il competitor sul mercato, tra difficoltà tecniche e nuove versioni del prodotto, ha già distribuito 250mila pezzi della sua carta elettronica. Che si chiama Coin, ha un funzionamento simile (ma usa dei tasti per cambiare carta da utilizzare, senza la possibilità di digitare codici e puoi contenerne solo 8).  Coin è stata ideata da Kanishk Parashar.

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