Ti sei mai chiesto quanto guadagna un microfonista o un macchinista in un film da 200 milioni di dollari di budget? Lo svela Vanity Fair, in un video dove accanto a ogni figura professionale coinvolta nella realizzazione di un film a sei zeri (come “Star Wars: il Risveglio della Forza”, “Iron man 3” o l’ultimo “James Bond”), appare il corrispettivo che percepirebbe in una mega produzione. Ecco i dettagli, più un identikit di chi sono oggi le star del botteghino.
Che la grana sia con te
Attore protagonista: 12 milioni di dollari
Regista: 4 milioni
Primo produttore esecutivo: 1,1 milioni
Secondo produttore esecutivo: Un milione
Produttore: Un milione
Sceneggiatori principali: 3,25 milioni
Altri sceneggiatori: 900 mila, 250 mila
Direttore della fotografia: 900 mila
Scenografo: 779.688
Primo attore protagonista: 12 milioni
Secondo attore protagonista: 4,5 milioni
Terzo attore protagonista: 1,5 milioni
Meglio ancora le maestranze
Macchinista (monta e smonta le strutture necessarie al piazzamento della macchina da presa): 113.920 dollari
Controfigura che cade dalla finestra: 3.751
Cameo di una star: 76.000
Insegnante di lingua (dialect coach): 45.800
Microfonista: 65.884
Coordinatore dei parcheggi: 35.040
Gli animaletti, una macchina da soldi
Sono loro le vere star di Hollywood e battono ormai gli una volta invincibili supereroi. Il Wall Street Journal ha analizzato in un articolo recente i film che sbancano i botteghini del mondo. Sei lungometraggi della top ten hanno protagonisti simpatici animaletti parlanti: “Alla ricerca di Dory”, “Il Libro della Giungla”, “Zootopia”, “Kung Fu Panda 3”, “Pets” hanno portato nella casse delle major ben 3,3 miliardi di dollari. Il leader? Zootopia, il film con protagonista Judy Hoops, coniglietta antropomorfa che sogna di diventare poliziotta, ha ottenuto da solo 1 miliardo di dollari, superando le avventure di Mowgli, la pantera nera Bagheera e Shere Khan, che si è fermato a 950 milioni. Sesto in classifica “Angry Birds”. Secondo Wall Street i film con animali sono destinati ad avere successo anche in futuro perché sono prodotti non legati a una sola specifica cultura, quella americana, e tutti i bambini (e non) in ogni Paese del mondo possono identificarsi nelle storie dei personaggi. Inoltre, sono più vendibili ai bambini, rispetto a storie che hanno protagonisti esseri umani, e in molti casi anche più facili da produrre. Quindi prepariamoci all’invasione dei pet sul grande schermo anche in futuro: sono già in preparazione i sequel de “Il Libro della Giungla” e “Angry Birds”. Mentre i fan attendono notizie sulle nuove produzioni di “Zootopia” e “Pets”, per una Hollywood che ormai ha dimostrato di poter sbancare il botteghino, defenestrando gli attori in carne ed ossa.