Perché secondo me lo StartupItalia! Open Summit è stato il migliore evento per mettere a tacere polemiche su digitale e startup, facendo vedere l’Italia che lavora. Davvero
Nell’ultimo periodo, online si è letto di tutto, da chiacchere da bar a battibecchi da oratorio, uno contro l’altro perdendo forse un po’ di vista qual era l’obiettivo finale. Questo mi ha fatto pensare e ho provato a dare un mio giudizio sugli ultimi avvenimenti nell’ecosistema innovazione.
In Italia abbiamo ancora moltissimi problemi: siamo in dietro di quindici anni rispetto a molti paesi sotto molti punti di vista. Lo stesso ecosistema startup è pieno di limiti. Ci sono pochi soldi che vengono usati male e con paura, il che rallenta le operazioni di investimento a tal punto da costringere le startup tanto celebrate a chiudere, prima ancora di aver ricevuto i soldi necessari per testare il modello. Tanti mangiafuoco si divertono a giocare con le vite ed il lavoro delle persone, illudendole di poter essere utili alla società e millantando investimenti milionari. Tanti fantomatici “startupper” sono forse un po’ troppo attratti dall’effetto novità e moda e si stanno dimostrando poco imprenditori. Insomma, i problemi ci sono, ed è giusto parlarne. Nascondere la testa sotto la sabbia non serve a trovare le soluzioni. Penso ci sia bisogno di lavorare, lavorare molto di più, e fare meno aperitivi con i nuovi amichetti appena conosciuti e con cui condividiamo idee di business, auto-convincendoci che sia utile allo sviluppo della società. Il networking è importante, scambiarsi idee e opinioni con persone che hanno competenze ed esperienze diverse è fondamentale: le reti di persone sono alla base dell’imprenditoria. Tra l’altro fare le cose insieme è molto più affascinante e appagante che fare tutto da soli e per se stessi. Ora però serve fatturare. Investire per fatturare. Fare startup significa fare impresa, e farcela è veramente un’impresa. E serve tutto l’aiuto possibile per farcela. Gli aperitivi si faranno il weekend con i soldi fatturati in settimana.
L’open summit di startupitalia è stata una festa dove, forse per la prima volta, sono stati riuniti i principali attori dell’ecosistema dell’innovazione e dove sono stati celebrati i primi deboli segnali di crescita. Ma prima si è fatto business, correndo da un appuntamento all’altro per tutto il giorno e incontrando professionisti interessanti con i quali provare a costruire. Ed è proprio in questa parola (costruire) che sta secondo me la risposta a tutte le polemiche. Siamo insieme per costruire, non per vincere.
Penso che non serva criticare l’operato degli altri. Penso che ci si debba correggere, ma partendo dal significato etimologico della parola (cum regere, reggere insieme), perché dobbiamo remare tutti nella stessa direzione verso un obiettivo comune, per il bene del paese e di noi giovani. Fare impresa è veramente un’impresa, e solo reggendo insieme la fatica del lavoro possiamo costruire qualcosa di bello e di grande. Insieme.
Andrea Visconti
Ceo di Sinba