Anjali Sastry e Kara Penn sono autori del libro Fail Better: Design Smart Mistakes and Succeed Sooner. I loro consigli in 7 pillole
Il successo, a volte, comincia da un fallimento. Per essere «dei leader brillanti, degli imprenditori e dei protagonisti del cambiamento» bisogna pensare i propri «progetti con un’idea in testa: fare in modo che ogni fallimento sia il più utile possibile». Anjali Sastry e Kara Penn sono autori del libro Fail Better: Design Smart Mistakes and Succeed Sooner (Fallisci meglio: progetta errori intelligenti e trova prima il successo). Sostengono che i fallimenti siano alla base del successo, perché insegnano lezioni che altrimenti non impareremmo e ci aiutano a costruire risultati più forti e duraturi. Per crescere – individualmente, come impresa, come startup – si procede spesso per tentativi ed errori. Piccole scommesse che potrebbero avere esito positivo oppure no. E più si sperimenta, più gli errori sono frequenti. Ed è proprio questo il punto: per andare avanti bisogna prendere dei rischi e, quindi, fallire. Velocemente e meglio. Ecco 7 modi per farlo – e insegnarlo a chi vi sta a fianco, secondo un articolo pubblicato sul sito del magazine newyorkese Inc.com.
- Siate collaborativi. Non lasciate che i vostri collaboratori affondino: insegnategli, piuttosto, a nuotare. Date una mano ai membri del vostro team, aiutateli ad uscire da situazioni complicate. In questo modo insegnerete loro delle strategie semplici per imparare dai fallimenti. E ne trarrete vantaggio tutti.
- Incoraggiate gli altri. Il vostro team sarà più propenso a prendersi dei rischi se voi lo sosterrete. Anche di fronte a conclusioni poco certe, invece di punirli come molti fanno, incitate gli altri a prendere decisioni coraggiose.
- Parlate dei fallimenti. Per imparare dai fallimenti bisogna prima prenderne coscienza, analizzarli e poi parlarne apertamente con il vostro team. Non solo alla fine del progetto, ma a intervalli regolari per tutta la sua durata.
- Siate onesti e coraggiosi. Fallire meglio significa essere onesti ed espliciti quando si parla di errori. Nascondere o sminuire ciò che non ha funzionato non insegna nulla. Per questo ci vuole coraggio.
- Datevi dei tempi da rispettare. Pianificare male i tempi dei vostri progetti può essere deleterio. State particolarmente attenti a darvi dei tempi giusti, soprattutto quando le cose da fare sono tante e complicate e c’è un buon margine di incertezza. A volte è il caso di ammettere che per alcune cose ci vorrà più tempo di quanto vorreste.
- State attenti alle trappole. Imparate ad allontanarvi da una strategia se si rivela sbagliata. Non siate ciechi quando le cose non funzionano: a volte si è così immersi nel processo da non accorgersi che sta andando in una direzione sbagliata. Tenete a bada il vostro ego e quando imboccate una strada senza uscita non esitate a lasciarla perdere e a cercarne un’altra.
- Siate resilienti. I fallimenti non possono rallentare il vostro lavoro. Imparate a fallire velocemente, a capire cosa è stato sbagliato e, poi, sperimentate di nuovo. Serve resilienza per sbagliare e rimettersi subito in gioco. Solo così potrete trovare le soluzioni che state cercando il più in fretta possibile.