Aprile porta bene alle startup: 15,7 milioni investiti contro i sei dello scorso anno. Rispetto al 2015 finora investiti circa 10 milioni in più. Le italiane all’estero hanno raccolto 17milioni lo scorso mese. Tutti i numeri
7,2 milioni a gennaio. 12 milioni 7 a febbraio. 2 scarsi a marzo che hanno appiattito la media a quella dello scorso anno (22 milioni). Ci ha pensato aprile a dare una spinta agli investimenti in startup con un mese record che in cui sono stati raccolti 15,7 milioni con tre investimenti importanti a tenere alta la media: Silk Biomaterials che prende 7M da Principia, Sardex che ne raccoglie 3 anche con Invitalia Ventures e Next14 che ne raccoglie 4, ma da investitori privati. Nello stesso periodo un anno fa le startup italiane hanno raccolto 7 milioni circa. Finora rispetto al 2015 sono stati investiti circa 10 milioni di euro in più.
Silk Biomaterials 7 milioni
Quello più grosso lo chiude Silk Biomaterials. L’annuncio arriva su Facebook e lo fa direttamente il founder e Ceo Gabriele Grecchi: «Dopo tantissimo lavoro sono felice di poter annunciare che Silk Biomaterials – startup che si occupa di sviluppare tecnologie in seta per la medicina rigenerativa, ndr – ha chiuso un round di investimento di 7 milioni con il fondo Principia Health III». E aggiunge «E’ l’investimento di serie A più grande in questo 2016 per una startup italiana». Poco da aggiungere. Tutto vero. Da quello che risulta a Startupitalia.eu di fatto è il più grosso round di quest’anno, seguito dai 4.5 milioni raccolti dalla fintech Smartika a gennaio.
Next 14 4,5 milioni
Next 14 il 7 aprile comunica di aver chiuso il suo primo round di funding, raccogliendo 4,5 milioni di euro da una serie di primari investitori privati, che entrano nel capitale sociale con una quota complessiva di circa il 23%, ad una valutazione pre-money di 14 milioni di euro, con un conseguente enterprise value post-aumento di capitale di 18,5 milioni di euro. In soli due anni dall’inizio delle attività, il Gruppo fondato da Marco Ferrari, Marco Franciosa e Matteo Scortegagna si è rapidamente affermato come una delle startup italiane a più alto tasso di crescita nel comparto digitale, con un fatturato di oltre 5 milioni registrato nel 2015 (+ 200% rispetto al 2014) e previsioni di oltre 10 milioni di ricavi per il 2016.
Sardex 3 milioni
Sardex, il circuito di moneta complementare nato in Sardegna e oggi diffuso in tutta Italia, ha chiuso un round di investimento da 3 milioni di euro con 6 nuovi investitori: Innogest, che ha guidato l’operazione, Invitalia Ventures, Banca Sella Holding,Fondazione di Sardegna, Nice Group e Melpart, società di Stefano Meloni, che congiuntamente all’ingresso nella compagine societaria diventerà il nuovo presidente di Sardex. L’annuncio del round è stato dato questa mattina su Twitter.
Altri round di investimento notevoli
WineOwine. L’ultimo round di aprile è quello da 800.000 euro a wineOwine, la startup che vende attraverso un portale e-commerce vini di qualità di piccoli produttori italiani selezionati da un team di esperti. La somma complessiva erogata da LVenture Group in questa operazione è pari a 100.000 euro. La restante somma proviene da business angel, tra cui alcuni membri di Angel Partner Group, gruppo di business angel che vede LVenture Group tra i suoi fondatori.
InVRsion. 600mila euro per la startup della realtà virtuale made in Italy. La nuova impresa che sviluppa applicazioni di VR dedicate al retail, all’automotive e al mercato immobiliare ottiene un round da un gruppo di investitori privati per accelerare la produzione dei primi prototipi realizzati. La società ha un valore stimato di 4 milioni di euro.
Seed e microseed investment
Altre 5 operazioni di seed investment di importo inferiore ai 200mila euro. Si tratta di Leevia, Flatme (200K) ZesTrip (100K) e Qaplà (70K). Più Marshmallow e Ganiza che non ha comunicato l’importo del deal. Da metodologia usate sin dall’anno scorso, non venendo quasi mai a conoscenza della totalità e dell’importo di queste operazioni, Startupitalia.eu preferisce non inserire questi deal inferiori a 200 mila euro nel computo generale degli investimenti. Il motivo è che ce ne potrebbero essere troppi non mappati. E molti al di là del closing non sempre hanno vita facile.
Due exit (Yogitech e Wishays), e siamo a tre dall’inizio dell’anno con 20Lines
Eravamo fermi a uno con 20Lines comprata da HarperCollins. Invece aprile si è messo in mostra con due exit interessanti. Una a Intel. Si tratta di Yogitech, azienda pisana, su cui nel 2011 ha investito il fondo Atlante Ventures (Intesa Sanpaolo) 1,5 milioni. Il gruppo statunitense ha reso nota l’operazione il 5 aprile. E a distanza di due giorni Emozione3 di Wishdays a Smartbox, e dopo due giorni Andrea Dusi il founder investe in un’altra startup italiana, Flatmateme.
Ad aprile intanto due italiane all’estero raccolgono 17,2M
E due campagne di crowdfunding fanno record: 2M
Infine, come sempre, il rapporto degli investimenti ottenuti dalle startup fondate da italiani all’estero. Sysdig di Loris Degioanni raccoglie altri 15 milioni dopo il primo round A da 10 dello scorso settembre. Si porta dentro Accel e Bain Capital. BioBeat di Davide Morelli invece raccoglie 2,3 milioni e tra gli investitori c’è anche una star di Hollywood come Will Smith. Crowdfunding. Interessante aprile infine anche lato crowdfunding. Father.io ha raccolto 335,7 mila dollari per il suo controller per smarphone di realtà aumentata, mentre Primo.io fa ancora record e porta a casa 1,5 milioni per il nuovo Cubetto su Kickstarter.
Arcangelo Rociola
@arcamasilum