L’European Accelerator Report 2016 incorona l’acceleratore di Riccardo Donadon come il migliore d’Italia, in Italia investiti 2,3 milioni finora in programmi d’accelerazione
L’Europa è la prima regione al mondo per numero di acceleratori (113 contro i 111 di Stati Uniti e Canada) con 37,5 milioni di euro investiti in 2574 startup. Al primo posto c’è il Regno Unito, con 9.992.752 euro investiti in 1124 startup. Italia al quinto posto con 2.290.000 euro investiti da 7 programmi di accelerazione in 73 startup. H-Farm è l’unica realtà italiana a posizionarsi tra i primi 20 acceleratori più attivi, con 25 startup finanziate nel 2015 e un investimento complessivo nell’anno di 4,8 milioni di euro. Fuori dalla top 20, figurano IStarter con 12 startup finanziate, LUISS EnLabs con 8, B-venture e Industrio Ventures con 4. È quanto emerge dall’European Accelerator Report 2015 di Gust e Fundacity, che fornisce un’analisi dei programmi di accelerazione attivi nel corso del 2015.
Lo European Accelerator Report 2015, nato con l’obiettivo di comprendere come si è sviluppato il settore e come gli acceleratori stanno evolvendo il loro modello, conferma il posizionamento di H-FARM, che da 11 anni è attiva nello sviluppo di startup innovative e che negli ultimi 6 anni ha avuto l’onore di ospitare per ben tre volte i migliori acceleratori al mondo per discutere come migliorare e crescere, condividere opportunità di business e mettere a sistema relazioni ed esperienze di successo.
Il risultato avvalora quanto emerso dall’European Accelerator Summit, ospitato a giugno 2016 sempre da H-FARM a cui hanno partecipato 32 tra i principali acceleratori europei che hanno constatato come in Europa gli acceleratori stiano assumendo sempre più un ruolo chiave nella creazione e nello sviluppo dell’ecosistema startup, nel supporto della crescita a livello internazionale delle startup ma soprattutto, si è evidenziato un grande cambiamento in atto nel modello dell’ acceleratore, sempre più verticale e specializzato nel supportare il settore industriale per avvicinare le giovani imprese innovative (startup) alle aziende tradizionali. H-Farm è stato l’unico acceleratore italiano ad aver partecipato al Summit.
«Il nuovo modello di H-Farm funziona»
«I dati emersi da questo report sono molto importanti, comprovano che il nuovo modello di accelerazione di H-FARM intrapreso nel 2015 è in linea con i trend del momento – ha detto Timothy O’Connell, H-FARM Accelerator Director & e Global Accelerator Network Board Member – attraverso gli Industry Accelerator Program in partnership con Cisco, sarà sempre più centrale e determinante il coinvolgimento delle imprese che avranno un ruolo chiave nella valutazione e selezione delle idee e nell’affiancamento dei team con attività di mentorship e advisory».