Sul Google Security Blog viene dichiarata l’intenzione del colosso di applicare a Gmail, lo standard S/MIME per la sicurezza e la firma dei dati
Google entra a piedi pari sull’argomento privacy e propone un “nuovo” metodo per lo scambio sicuro di email nel totale rispetto della privacy. “Big G” ha infatti ufficialmente lanciato la sua nuova sfida, e-mail più sicure grazie alla crittografia end-to-end, o forse end-to-google-to-end.
Il 2 febbraio Nicolas Kardas, Gmail Product Management e Nicolas Lidzborski, G Suite Security Engineering Lead hanno annunciato sul Google Security Blog l’intenzione del colosso di applicare a Gmail, lo standard S/MIME Secure/Multipurpose Internet Mail Extensions per la crittografia a chiave pubblica e la firma dei dati MIME, protocollo che estende il formato di e-mail per il supporto di caratteri non ASCII, allegati come file audio, video, immagini e molto altro.
A che serve S/MIME
S/MIME. S/MIME è un protocollo client-side che garantisce agli utenti lo scambio di e-mail con crittografia end-to-end, e solo gli utenti interessati dalla conversazione sono in grado di leggere i contenuti dei messaggi. L’utilizzo di questo protocollo richiede il totale coinvolgimento dell’utente facendo sorgere delle complicazioni, però la scelta ha sollevato dei dubbi:
Perchè non hanno scelto semplicemente S/MIME. Una delle difficoltà maggiori correlate a tale scelta è senz’altro la necessità di gestire i propri certificati e le proprie chiavi private per la firma digitale delle mail, ma questo può risultare in un impedimento per utenti non troppo avvezzi all’informatica. Inoltre, essendo il messaggio cifrato in tutto il suo tragitto, risulterebbe complicato proteggere gli utilizzatori da eventuali attacchi informatici che includono spam, phishing e malware poiché anche essi sarebbero offuscati durante la comunicazione e quindi di difficile individuazione.
Google punta a migliorare la protezione per le aziende
Il nuovo Hosted S/MIME. Google ha quindi pensato ad un’alternativa, un compromesso, quello cioè di mantenere sui propri server i certificati degli utenti e le loro chiavi private infrangendo di fatto uno dei cardini della crittografia asimmetrica, la segretezza della chiave privata.
Con questo metodo le email in ingresso verrebbero memorizzate utilizzando Google’s encrypion permettendo a tutti i normali processi delle email di funzionare come sempre, inclusa la protezione da spam, phishing e malware lasciando all’utente la sensazione che nulla sia cambiato.
Il nuovo hosted S/MIME è rivolto maggiormente alle aziende che trattano dati sensibili e infomazioni riservate, preoccupandosi di caricare i certificati e le chiavi private dei propri dipendenti sfruttando le API di Gmail. Ciò non toglie ognuno possa eseguire in totale autonomia questa operazione attraverso le opzioni di Gmail.
Le reazioni. Mattehew Green, famoso crittografo e professore alla Johns Hopkins University si è trovato in totale disaccordo con la scelta fatta da Google pubblicando diversi tweet al riguardo.
ANDREA D’UBALDO