È il più costoso smartphone mai venduto dall’azienda cinese che lo equipaggia di tutto punto per cercare di fare il grande salto. Le caratteristiche sono da primo della classe e le differenze con i competitor si riducono
Quando venne lanciato il primo modello, il OnePlus era uno smartphone diverso da tutti gli altri: specifiche di fascia alta, altissima, vendute a un prezzo decisamente concorrenziale con un complicato sistema a inviti. Sono passati tre anni dal debutto, il sistema degli inviti è ormai un ricordo, e la concorrenza non è certo restata a guardare. OnePlus 5, presentato in questi giorni, è il sesto modello della serie ad arrivare sul mercato: la scheda tecnica resta da primo della classe, ma aumenta anche il prezzo. E ora le differenze con i competitor si sono fatte decisamente ridotte.
La scheda tecnica
OnePlus 5 è uno smartphone da 5,5 pollici (154,2×74,1×7,25 millimetri, 153 grammi di peso) realizzato con un telaio unibody in alluminio: lo schermo è un AMOLED con risoluzione FullHD (1080p), che dunque non segue la moda del momento di spingersi fino al 2K. Sotto il cofano l’allestimento è quasi senza compromessi: Qualcomm Snapdragon 835, un octa-core da 2,45GHz, con fino a 8GB di RAM e 128GB di spazio in memoria per salvare foto e ogni altro contenuto. Curiosa la scelta di non prevedere l’espandibilità della memoria, quindi niente microSD per il OnePlus 5. La batteria, completamente integrata, è da 3.300mAh e dispone di una modalità di ricarica rapida (Dash Charge) che promette una giornata di autonomia con 30 minuti attaccati alla presa. Naturalmente parliamo di un dispositivo LTE (Cat.12, fino a 600Mbit in download), con supporto al WiFi dual band a 2,4 e 5GHz (doppia antenna MiMo 2×2) e al Bluetooth 5.0. Non manca un lettore di impronte digitali, collocato nella parte anteriore sotto lo schermo.
La fotocamera (doppia)
Si punta molto sulle doti della fotocamera, sia quella posteriore che quella anteriore. La prima è doppia, con un sensore a colori (RGB) da 16 megapixel abbinato a uno monocromatico (bianco e nero) da 20 megapixel. Una soluzione simile si è già vista in giro, per prima l’ha portata sul mercato Huawei: assieme i due sensori producono una singola foto frutto dell’unione di due riprese, per cercare di ottenere massima resa sia in termini di dettagli che di gamma dinamica. In altre parole, gli scatti del OnePlus 5 dovrebbero risultare migliori soprattutto alla sera, quando il sensore monocromatico offre un supporto decisivo per aumentare la quantità di luce raccolta senza far crescere il rumore di fondo nella foto. Curiosa la scelta di montare una lente soltanto f/2,6 sul sensore monocromatico, mentre decisamente più luminosa è quella f/1,7 di quello RGB. La fotocamera frontale per i selfie, infine, è una 16 megapixel senza autofocus, con una lente f/2.
Il design
Anche esteticamente, il OnePlus 5 paga un po’ in termini di originalità ad altri terminali già sul mercato: su tutti iPhone 7 di Apple e P10 di Huawei, a cui assomiglia sia per quanto attiene alle forme che alle finiture. Più particolare la scelta operata in termini di sistema operativo: OnePlus 5 è sempre un telefono Android, in particolare aggiornato alla versione 7.1.1 Nougat, ma monta un’interfaccia denominata Oxygen OS sviluppata appositamente dall’azienda. L’ultimo aggiornamento di Oxygen OS non ha introdotto cambiamenti particolari alle sue funzioni, se non l’aggiunta di una modalità “lettura” analoga a quella già presente su altre interfacce che spegne per così dire il colore blu alla sera per affaticare meno gli occhi.
I prezzi
OnePlus 5 si può ordinare esclusivamente dal sito del produttore, in due colorazioni (Midnight Black e Slate Gray) e in due tagli di memoria. Si parte da 499 euro per la variante da 6GB di RAM e 64GB di spazio di archiviazione, mentre per la più potente versione da 8GB di RAM e 128GB di storage occorrono 559 euro. Le vendite partiranno dal 27 giugno.