36 ore di idee e tastiere per sviluppare soluzione tecnologiche che aiutino ciechi e ipovedenti a ottenere il massimo dal mondo che ci circonda
È partita puntuale questa mattina alla Microsoft House di Milano Connected Ability, la maratona di sviluppo messa in pista dal team italiano dell’azienda di Redmond: 36 ore alle prese con Visual Studio e Xamarin per mettere in piedi bit su bit idee e soluzioni utili a rendere più semplice usare un PC anche a chi è affetto da una patologia visiva. Cecità, ipovisione, sono moltissime le situazioni nelle quali l’impiego del tradizionale output a schermo risulta insufficiente per consentire a chiunque di sfruttare al massimo le capacità di un personal computer.
L’inizio dei lavori
Ai ragazzi arrivati a Via Pasubio ha dato il benvenuto Fabio Santini, head of innovation di Microsoft Italia: lo ha fatto ammettendo che lui per primo prima di iniziare a organizzare questo hackathon non sapeva molto di questo tipo di sviluppo e di interfacce pensate per i ciechi. Quale migliore occasione però, ha detto, per imparare qualcosa di nuovo? Ci sono già esempi, tutti italiani, di startup impegnate in questo settore: per esempio Snapback, che usa le gesture per controllare il proprio smartphone; oppure il wearable dbGLOVE, pensato per “scrivere con le dita” negli alfabeti Malossi e Braille e trascrivere tutto in automatico in digitale.
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A un hackathon, comunque, si va con lo voglia di condividere la propria esperienza: così ha fatto per esempio Andrea Saltarello, presidente di UgiDotNet che ha collaborato a ideare e organizzare l’evento di oggi, raccontando come egli stesso si sia trovato ad affrontare le differenze che una patologia può creare anche all’interno della propria famiglia. È così che può scattare la molla, così che nasce la spinta a conoscere e imparare qualcosa di nuovo: così che si scopre come la tecnologia metta a disposizione strumenti sempre più avanzati e potenti per colmare ogni tipo di distanza tra i diversi utilizzi che si possono fare di un PC o di qualsiasi altro dispositivo. Non resta che darsi da fare.
Gli esempi dal Regno Unito
Con lo stimolo giusto, con l’obiettivo giusto si possono realizzare progetti fino a qualche anno fa impensabili. I sistemi cognitivi, il machine learning, l’intelligenza artificiale e sensori sempre più precisi e miniaturizzati creano oggi le condizioni ideali per sviluppare soluzioni un tempo giudicate impossibili: come l’app Seeing AI sviluppata da un ingegnere britannico alle dipendenze proprio di Microsoft, che ha creato un software capace di trasformare le immagini raccolte da un paio di occhiali-fotocamera che indossa (realizzati da Pivothead) in vere e proprie audio-descrizioni dell’ambiente che lo circonda. Il sistema analizza la foto e riconosce persone, oggetti, azioni: le racconta a chi inforca gli occhiali, offrendogli la possibilità di gustarsi di più il mondo che lo circonda.
Connected Ability, l’hackathon di Microsoft, andrà avanti tutto il giorno e tutta la notte: si concluderà domani 28 giugno alle 18, con la premiazione dei partecipanti.