I dati presentati a maggio durante la dodicesima edizione del Netcomm Forum, l’evento dedicato all’ecommerce e alla digital transformation, hanno rilevato che il commercio online in Italia fa registrare una crescita del 16%, pari a un valore degli acquisti online di 23,1 miliardi di euro, e che la cifra è destinata a salire ulteriormente. Entro il 2020 tutti i principali retailer in Europa avranno un marketplace che garantirà quasi il 50% delle vendite. L’ecommerce rappresenta uno strumento strategico per le aziende, ma quante di loro hanno la forza economica e le risorse necessarie per avviare, gestire e mantenere in vita questo canale di vendita? Quante altre hanno deciso di portare il loro brand online, senza però riuscire a raggiungere i risultati attesi? Vito Perrone, originario di Salice Salentino (provincia di Lecce), dopo una lunga esperienza in Expedia e i primi contatti con il mondo delle startup, tra LUISS Enlabs, l’associazione Roma Startup e Pi Campus, ha lanciato nel 2016 un progetto d’impresa per fornire una soluzione all inclusive ai brand che hanno le potenzialità per vendere online. É nata così Yocabè, startup incubata presso Pi Campus a Roma: ha già portato una ventina di brand del settore abbigliamento sul proprio portale di shopping multimarca e sulle vetrine dei principali marketplace come Amazon, eBay, Privalia, Zalando, Spartoo. Yocabè ha ricevuto un primo seed di finanziamento di 300 mila euro – un terzo proveniente da una campagna su Mamacrowd, un terzo da Pi Campus e un terzo da imprenditori che hanno deciso di investire sulla startup – e prevede, entro la fine dell’anno, di raggiungere un fatturato di quasi 3 milioni di euro. Abbiamo intervistato Vito Perrone, founder della startup, per capire meglio come funziona e cosa offre Yocabè.
Com’è nata Yocabè?
«La mia esperienza professionale in Expedia mi ha permesso di comprendere a fondo i punti di forza e le dinamiche dell’e-commerce nel settore viaggi, facendomi riflettere sul fatto che mancava qualcosa di analogo nel settore fashion. Iniziai così a testare il modello sviluppando, nel 2015, un portale per la vendita di abbigliamento e accessori per bambini e premaman, che mi permise di entrare in contatto e confrontarmi con startup e professionisti del settore, all’interno di Luiss Enlabs, Pi Campus, e di entrare a far parte dell’associazione Roma Startup. Da quel confronto venne la spinta a fare un ulteriore passo in avanti e rendere Yocabè quello che è oggi: una piattaforma che offre e gestisce soluzioni di e-commerce per i brand».
Perché un’azienda dovrebbe decidere di andare online con Yocabè e di non farlo autonomamente con un proprio marketplace?
«Andare online richiede un investimento iniziale importante: serve una struttura tecnologica per sviluppare la piattaforma di vendita, un impianto logistico che includa il monitoraggio del magazzino, la consegna della merce e la gestione dei resi, e un team dedicato all’assistenza clienti. Yocabè offre tutto questo sulla propria piattaforma e all’interno del suo network di negozi online, presenti sui principali marketplace, con una proposta di articoli multi-brand e canali di distribuzione nel mercato internazionale. Adottiamo un approccio a commissione che permette di vendere online subito, senza dover investire capitali, e con una politica di prezzo che permetta al brand di mantenere buoni rapporti con i negozi tradizionali. Ci occupiamo della selezione dei prodotti da mettere in vendita, della relativa descrizione testuale nei cataloghi multilingua, generata in modo manuale o semi-automatico, e della gestione e consegna degli ordini che avviene con i nostri corrieri. Stiamo sviluppando alcuni algoritmi che massimizzino i processi di consegna, individuando centri logistici la cui collocazione geografica semplifichi il ritiro del prodotto anche rispetto al raggiungimento di clienti all’estero».
Quali sono i brand disponibili nel network Yocabè?
«Yocabè punta, principalmente, ai migliori brand del made in Italy e con un fatturato annuo compreso almeno tra i 5 e i 50 milioni di euro. Vendiamo prodotti scontati, secondo la logica dell’outlet, ma soprattutto articoli delle collezioni in corso, appartenenti a brand noti, che chiamiamo Yocabè brand, e a quelli con un buon rapporto qualità-prezzo, detti Yocabè value. In quest’ultima categoria spesso sono lanciate delle vere e proprie sfide: per esempio, ultimamente, sono stati venduti quasi 400 pezzi di grembiuli, un articolo che non avremmo mai pensato avrebbe riscosso un così grande successo».
Perché il modello di vendita Yocabè funziona?
«É una delle prime soluzioni end to end per la vendita online e l’approccio multi-brand rende più efficienti le economie di scala: l’utente che compra su Yocabè non è necessariamente attaccato a una griffe ma vuole acquistare prodotti di qualità. Le aziende che decidono di entrare nel nostro network hanno a disposizione negozi già avviati in cui inserire i propri articoli, riducendo così il rischio che si corre nel caso si avvii un marketplace proprio. Un altro aspetto molto importante riguarda le relazioni che instauriamo con i brand: non sono nostri clienti ma veri e propri partner di un più ampio progetto condiviso di visibilità. Portarli nelle prime posizioni su marketplace come Amazon, è un successo per Yocabè ma anche per le aziende che incrementano le loro vendite».