Attrezzature tecnologiche avanzate per la prototipazione rapida, ma anche attività a sostegno dei progetti innovativi. Che cos’è e come funziona il network che mette in connessione 6 laboratori
Non è legato ad un singolo spazio, ma a ben sei Fablab. Un acceleratore diffuso, insomma, che abbraccia le province del Veneto e che non è solo la casa dei makers (nata anche grazie ad un co-finanziamento nell’acquisto delle macchine da parte della Regione Veneto), ma anche la casa delle startup. Proprio così. Stiamo parlando di FabCUBE. E la definizione migliore è quella che ne dà la homepage del progetto. FabCUBE, si legge, nasce dalla volontà dei FabLab di Vittorio Veneto, Verona, Portogruaro, Padova, Cassola e Schio di mettere in rete le proprie competenze tecniche e manageriali per fornire un percorso di incubazione in grado di favorire la nascita e lo sviluppo di startup ad alto contenuto innovativo, dando tutti gli strumenti necessari a diventare imprese di successo nel mercato globale. Ne abbiamo parlato con Filippo Prataviera, 40 anni, gestore di FabLab Portogruaro. «Questi FabLab hanno una caratteristica comune – ha detto – accanto agli spazi dedicati ai makers, forniscono una serie di servizi che fanno da acceleratori d’impresa, anche e soprattutto grazie alla presenza fisica di amici, imprenditori e professionisti, che operano in contesti diversi dell’economia regionale. Persone interessate a stimolare la ricerca e lo sviluppo di idee imprenditoriali innovative anche per poterle applicare nella propria quotidianità».
RocketCube
«Alle spalle di questi laboratori – spiega sempre Prataviera – ci sono oltre una trentina di aziende. Questi spazi in breve tempo sono diventati luoghi di contaminazione, di raccolta e proposta di contenuti per i rispettivi territori». Di open innovation, potremmo dire. «Che fanno da polo attrattivo di giovani creativi e imprenditori curiosi». Nel dettaglio, parliamo di progetti di impresa legati alla finanza, ma anche alla sensoristica, all’automazione industriale e alla mobilità sostenibile. All’inizio dell’anno, proprio FabCube, ha lanciato RocketCUBE, programma di supporto ed accelerazione per startup nelle Creative industries (Moda, Arredamento, Turismo, Giochi online, Social Network, Piattaforme online), Industry 4.0 (nuovi processi produttivi, macchine e robot, IoT, nanotecnologie, personalizzazione di massa), Greentech & Smart Mobility (nuove tecnologie per la produzione ed il risparmio energetico, nuovi sistemi di trasporto), Life Science (biotecnologie, farmaceutica, activeaging). Innovazione inclusiva. QUI tutti i dettagli del bando. «Un percorso di accelerazione di 6 mesi» sottolinea Prataviera. Come rete dei Fablab, FabCUBE sarà presente anche a Smau Padova, in programma 30 e 31 marzo.
Manifattura e startup
Ma se l’impresa incontra makers e startup, quale spinta può nascere (anche in termini di innovazione) alla manifattura? «Non ho dati specifici, ma posso parlare dell’esperienza del FabLab Portogruaro. Nel caso specifico Alchemist, una startup che realizza componentistica per bici con materiali innovativi e con privative industriali e viene seguita da noi, in termini di strategia ed organizzazione aziendale. Ecco, ha prototipato mozzi per ruote a raggi prima nei nostri spazi, poi ha sviluppato i prototipi in modo più strutturato ancora mettendoli a catalogo». Un esempio concreto (e virtuoso) di sintesi fra impresa innovativa e fabbricazione digitale.
Cooperazione
Non solo accelerazione, ma anche cooperazione. «Gli spazi polivalenti del vicentino sono collegati al mondo della cooperazione – aggiunge Prataviera – nel dettaglio quindi parliamo anche di inclusione sociale e di reinserimento di lavoratori svantaggiati. In sintesi condividere per crescere, generando nuove forme di cooperazione per creare nuove opportunità in ambito lavorativo manifatturiero o tessile».
Le startup accelerate
Alchemist si occupa di produzione cerchi componenti in carbonio per biciclette da Mountain Bike, Cross Country, Marathon ed Enduro.
BusForFun.com è una mobility company.
X Connection concentra la sua attività sull’utilizzo professionale di Adobe InDesign e sullo sviluppo di metodi che consentono di automatizzare l’impaginazione di documenti ripetitivi e complessi.
CashMe è una piattaforma online per monetizzare immediatamente le fatture commerciali non ricorrendo al sistema bancario. CashMe consente di cedere i propri crediti commerciali pendenti e non scaduti ad investitori disposti ad acquistarli attraverso un processo di asta competitiva elettronica (invoice trading).
KidPass è una piattaforma web all’avanguardia permette di trovare con facilità i luoghi e gli eventi per genitori con bimbi 0/12 anni, selezionando il tipo di attività e i servizi desiderati, attraverso i motori di ricerca dedicati.
You to Italy è una piattaforma di incoming turistico per fascia medio-alta mercato cinese, russo e giapponese, servizio sartoriale e customizzato.
IEFLUIDS si occupa di studi di valutazione della diffusione in mare di petrolio, attraverso il software LES-COAST. Ricerca di approcci innovativi per lo studio fluidodinamico di parchi eolici.
HTC Bio Innovation si occupa dello sviluppo di una tecnologia innovativa e sostenibile per trasformare substrati vegetali di scarto, quali i sottoprodotti dell’industria alimentare, in un materiale ammendante: Greenpeat, che migliora la crescita delle piante e riduce l’uso di fertilizzanti chimici e acqua.
Next Future Transportation è il sistema di trasporto pubblico futuristico composto da unità modulari a trazione elettrica e guida autonoma che sono controllate da un sistema informatico che si interfaccia con la app sul dispositivo dell’utilizzatore.
M2 Italia è uno store virtuale design e arredo italiano.