Nella call Edison Pulse 2017 (che scade il 28 aprile) una intera categoria in gara è dedicata alla ricostruzione post-sisma. E a Rieti, nelle zona del cratere, si è tenuta l’ultima tappa degli Edison Pulse Day
C’è tempo fino al 28 aprile per partecipare alla call Edison Pulse e competere ad aggiudicarsi quel “tesoretto” da 200 mila euro, e poi ancora un programma di incubazione e supporto in un acceleratore di impresa, una campagna di comunicazione e, non ultima, l’open innovation, ovvero la possibilità di avviare partnership con la multinazionale dell’energia.
All’interno della call for startups c’è stato anche un roadshow Edison Pulse Day, un giro d’Italia per attrarre i talenti del territorio e metterli in contatto diretto con aziende e con esempi di successo, con i campioni dell’ecosistema.
I protagonisti della quarta tappa
La quarta e ultima tappa del roadshow si è tenuta a Rieti, dedicata alla ricostruzione post-sisma. Lì il nostro Alessio Nisi ha raccolto dagli speaker presenti alcune interviste. Ve le proponiamo di seguito.
Il Sindaco: «Diamo ai giovani di questo territorio gli strumenti per fare impresa»
Simone Petrangali, sindaco di Rieti
«Il tema è quello dell’energia, ma anche dei giovani e dell’innovazione. Il tema, la vera emergenza del nostro Paese, è il lavoro, soprattutto per i giovani. C’è bisogno di un po’ di tutto, abbiamo un sistema scolastico ottimo, ragazzi che sono capaci di avere idee innovative, la cosa più utile sarebbe dar loro gli strumenti per fare impresa».
L’impegno di Edison per le zone colpite dal terremoto
Marco Margheri, Direttore Affari Istituzionali Edison
«Da quando c’è stato il terremoto abbiamo cercato di essere vicini aiutando le popolazioni nel momento di difficoltà, ma ci siamo subito posti il problema di contribuire al rilancio. Dedicando una categoria del premio pulse alle startup che si occuperanno di rilanciare il territorio o essendo basate qui o con progetti per questo territorio. Il dramma del sisma deve produrre innovazione sociale…. seconda leva quella delle nuove tecnologie, per la vita e per l’energia. Innovazione della vita, idee creative per il turismo, per ricostruire un tessuto messo certamente a dura prova ma con la creatività di questi territori ha delle potenzialità enormi».
Lazio prima regione d’Italia a mettere i fondi europei sul venture
Paolo Orneli, dirigente della segreteria dell’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio
«L’iniziativa di Edison Pulse è molto importante, come tutte quelle che mirano a consolidare un ecosistema, far si che le idee innovative possano fermentare e generare impresa. Noi siamo impegnati nella fase di ricostruzione delle imprese che sono state disrutte con il sisma del 24 agosto, stiamo realizzando 2 aree commerciali provvisiorie ad Amatrice, un’altra struttura commerciale sulla via Salaria per le imprese di Accumuli. Abbiamo avuto imprese che sono state dichiarate inagibili anche in altri comuni del cratere. Accanto a questo è necessario anche ripensare un modello di sviluppo, perché il territorio di Rieti comunque era in crisi anche prima del terremoto e quindi l’innovazione è una delle parole chiave di questi modelli di sviluppo: le startup sono una di queste parole chiave.
Il Lazio sarà la prima regione italiana a mettere i fondi europei dentro le Sgr, dentro i veicoli privati che si occupano e fanno venture capital. Vogliamo attrarre in questa regione quei soggetti che hanno capitali da investire nelle imprese innovative. Noi abbiamo un limite, che però può diventare anche un punto di forza: abbiamo centri di ricerca nelle università, acceleratori e incubatori d’impresa, fablab e spazi di co-working, imprese innovative, il problema è che questi mondi non si parlano tra di loro».
Gli studenti realizzano un eCommerce per i commercianti di Amatrice
Anna Matteocci – docente del Liceo Scientifico di Amatrice, responsabile del programma “Impresa in Azione”
«I ragazzi nel progeamma “Impresa in azione” stanno sviluppando un’idea che è quella di creare un eCommerce dove gli abitanti di Amatrice e comuni limitrofi possano vendere i loro prodotti. I ragazzi vedono questo progetto come un qualcosa che vogliono proseguire nel futuro, non è solo un qualcosa di scolastico che terminerà con la chiusura del programma. Il ruolo della scuola, che è formativo ed educativo, agisce e lavora nel territorio in cui si trova».
Così con i droni si sono potuti vedere (davvero) i danni del terremoto
Luigi Freda, referente del Progetto TRADR
«Siamo un gruppo di eccellenza in Europa, l’obiettivo è quello di far collabroare persone e robot per poter dare soccorso in situazioni di emergenza. La missione ad Amatrice è stata organizzata in pochissimo tempo e la missione era ricostruire (rilevamento fotografico, ndr) quello che era rimasto di due chiese. Robot di terra dotati di laser 3D e telecamere… il grosso delle ricostruzioni è stato fatto con i droni, e grazie alla collaborazione di più droni. L’obiettivo è quello di sviluppare tecnologie che possano ridurre il rischio e i pericoli per le persone».
Che tipo di startup e idee cerca Edison
Edison vuole investire in startup (e idee dimpresa) in ambito di:
- Energia, per le soluzioni innovative nell’ambito di produzione, stoccaggio, energia rinnovabile ed efficienza energetica, oppure delle smart city;
- Smart Home, per i progetti di gestione intelligente dell’ambiente domestico (Internet of things);
- Consumer, per le soluzioni innovative di vendita, customer care e coinvolgimento dei consumatori B2B e B2C, oppure per le soluzioni avanzate di eCommerce;
- Ricostruzione Sisma, rivolta alle sole imprese sociali e destinata alle idee e ai progetti per il recupero e la gestione della ricostruzione delle aree del Centro Italia colpite dal terremoto dell’agosto 2016, nonché alla valorizzazione delle filiere produttive locali e alla promozione culturale e turistica.
Come partecipare alla call
C’è tempo fino al 28 aprile per partecipare alla call for ideas & startups di Edison Pulse. Qui come partecipare.