La startup di Arzachena dedicata alla nautica da diporto mette a segno un finanziamento importante. Servirà ad allargare le operazioni a tutto il Mediterraneo
La startup sarda Marinanow, fondata da Alessandro Sestini, Paolo Codina e Andrea Corvaglia, ha messo a segno un round molto significativo per un totale di 1,2 milioni di euro di finanziamento. Fondi destinati ad ampliare le attività e il raggio di azione del servizio di verifica della disponibilità dei posti barca e il comparatore di prezzi per il noleggio della nautica da diporto, offerto su smartphone, tablet e PC: Marinanow svolge lo stesso compito che Booking svolge per le stanze d’albergo, con la differenza che nel caso dell’azienda di Arzachena tutto si svolge sul mare.
Nuovi obiettivi
“La nuova iniezione di capitale servirà a sviluppare ulteriormente Marinanow con un particolare focus verso la piattaforma SaaS rivolta ai clienti business – ha spiegato Alessandro Sestini, CEO di Marinanow – e a consolidare il mercato del Mediterraneo su cui siamo già presenti con quasi 500 marine delle 1.300 totali e 9.000 tra imbarcazioni a vela e a motore”. La startup spingerà verso un sistema di booking sempre più ampio e automatizzato, per migliorare la parte gestionale rivolta a chi offre i propri servizi sulla piattaforma (Marinanow Manager) e agli operatori del settore turismo che vogliano usufruirne (Marinanow Agent).
La rotta tracciata conduce verso un allargamento delle operazioni a tutto il Mediterraneo: in questo senso i 9.000 natanti già presenti oggi per la prenotazione all’interno del marketplace sono già ampiamente distribuiti sul territorio, ma si punta a fare ancora di più. Magari allargando ulteriormente la presentazione dei servizi limitrofi alle marine, già oggi presente sulla piattaforma, che comprende tutto ciò che fa parte del mondo della nautica o può far comodo a chi è in viaggio in barca: dalle velerie ai ristoranti, dalle lavanderie ai centri per il diving o le escursioni.
La formula del round
La nuova tornata di finanziamenti per Marinanow è divisa in due tronconi: 700K euro provengono da prestiti convertibili, e altri 500K euro sono invece frutto di un aumento di capitale. Accanto ai soci storici (angel, l’incubatore The Net Value e il fondo italiano United Ventures), entrano ora nella startup anche IT Abinsula e imprenditori privati interessati al settore.