Nel 2016 il mercato IoT in Italia è arrivato a toccare i 2,8 miliardi di euro. Sempre di più si parla anche di soluzioni IoT nel campo della sanità, come supporto ai medici per la gestione della cura dei pazienti. Ma è necessario un piano di rinnovamento
L’Internet of Things (IoT) in Italia si sta diffondendo rapidamente. Secondo i dati presentati dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano (rapporto dell’aprile 2017), nel 2016 il mercato IoT in Italia è arrivato a toccare i 2,8 miliardi di euro (+40% rispetto al 2015). Sempre di più si parla anche di soluzioni IoT nel campo della sanità. Un settore delicato, dove è in gioco la salute delle persone. Le soluzioni IoT nel settore sanitario possono rappresentare un valido supporto al lavoro dei medici nella cura dei pazienti. Tuttavia, non si può evitare un piano generale di rinnovamento in continuità con l’esperienza acquisita ma con uno sguardo al futuro. Ne parliamo con Wayne Miller, EMEA Healthcare practice director di Zebra Technologies, una delle aziende di riferimento in ambito IoT.
Intervista
Perché sono importanti e che vantaggi hanno le tecnologie IoT nell’ambito della sanità?
L’Internet delle cose trasformerà il nostro modo di lavorare in molti settori; in maniera particolare nel settore sanitario, in cui incrementerà la visibilità di ciò che avviene all’interno delle strutture ospedaliere riducendo la possibilità di commettere errori e aumentando l’efficienza e la sicurezza delle procedure sanitarie. Noi la chiamiamo Visibility That’s Visionary, “Visibilità che è visione”: ci permette di ripensare il modo in cui lavoriamo nel settore sanitario. Molti processi di questo settore sono basati su flussi di lavoro manuale: questi flussi di lavoro richiedono note cartacee e l’inserimento manuale dei dati con l’uso di tastiere. In un ambiente di lavoro ad alto stress quale quello ospedaliero, questo genera inevitabilmente margini per eventuali errori. Senza guardare all’Italia, negli Stati Uniti 98.000 vittime sono attribuite a errori nelle medicazioni. L’IoT offre delle modalità di lavoro più sicure ed efficienti.
Come si applicano concretamente?
Nella sanità, l’IoT si mette in campo attraverso un ambiente in cui le etichette rese intelligenti – ad esempio con codici a barre o tag di identificazione a radiofrequenza (RFID) – e i sensori fissati agli oggetti e collegati a Internet, riescono a dare agli oggetti una voce digitale. Sia i sensori che i codici a barre possono essere collegati a praticamente qualsiasi elemento – ai medici, ai pazienti, ai veicoli, alle attrezzature, ai farmaci – abilitando la trasmissione di flussi di dati (per esempio la loro posizione) e fornendo preziose informazioni su ogni aspetto della struttura ospedaliera, in tempo reale. Il tracciamento esteso all’intera struttura sarà il futuro della tecnologia all’interno dei campus ospedalieri. I sistemi di localizzazione in tempo reale (RTLS), i tag RFID e le altre tecnologie per la localizzazione degli asset offrono soluzioni per andare incontro a questa sfida, ma
gli ospedali devono sempre tenere in considerazione la necessità di sistemi wireless e la disponibilità di una connessione a banda larga sufficiente prima di implementare nuovi servizi.
L’IoT trasforma gli oggetti quotidiani in dispositivi intelligenti che raccolgono e inviano attraverso Internet e il Cloud computing informazioni riguardanti il loro stato. Queste connessioni consentono alle aziende di avere informazioni in tempo reale riguardo tutti gli asset critici, permettendo all’operatore di sapere: cosa è quell’oggetto, dove si trova e in quale condizione si trova. La sicurezza del paziente è la principale priorità per le aziende del settore sanitario e la visibilità totale nelle operazioni ospedaliere è fondamentale per l’efficienza del personale. Le soluzioni per la visibilità nel settore sanitario includono soluzioni all’avanguardia per il tracciamento degli asset all’interno della struttura come ad esempio stampanti di card e di codici a barre, computer palmari e acquisizione dati per integrare l’RFID, i sistemi di localizzazione in tempo reale e le piattaforme IoT basate su cloud. Le soluzioni Zebra per l’identificazione, la mobilità e l’acquisizione di informazioni utilizzano computer palmari, scanner di codici a barre, stampanti laser e termiche, e software dedicati.
Quali errori permettono di evitare?
Consideriamo tre possibili casi:
Gestione della farmaco terapia: un infermiere ad esempio che deve somministrare un farmaco a un paziente può utilizzare un dispositivo palmare per scansionare il braccialetto identificativo del paziente e confermare la corretta terapia farmacologica. Con questo processo potrà convalidare infatti il nome del paziente, la data di nascita che l’infermiere può verificare verbalmente e aggiornare infine la cartella clinica dell’assistito. Il palmare proporrà un flusso di lavoro guidato con tutte le istruzioni per somministrare il farmaco, spuntando i 5 “giusto” necessari alla corretta somministrazione: il giusto paziente, il giusto farmaco, la giusta dose, l’avvenuta giusta somministrazione, al momento giusto. L’infermiere può anche scansionare il codice a barre posto sulla scatola dei medicinali per verificare che il farmaco non contenga sostanze a cui il paziente è allergico. Il palmare è infine usato per confermare che il farmaco è stato assunto, creando automaticamente una nota sulla cartella clinica elettronica del paziente, registrando opportunamente il nome del farmaco assunto, l’orario di somministrazione, la data e il nome dell’infermiere.
L’ora critica: in casi critici il tempo è essenziale. Ad esempio, nella chirurgia angioplastica può essere necessario effettuare un intervento chirurgico in massimo 60 minuti. Dando al paziente un braccialetto con un codice a barre – che ne confermi l’identità e che ne registri l’orario di inizio operazione – è possibile tracciare tutte le fasi dell’intervento e, se il processo dovesse rallentare, si attiverebbe un segnale d’avviso automatico per richiedere l’intervento di un supervisore.
La provetta di sangue sbagliata: nonostante tutti facciano sempre del loro meglio, durante un turno particolarmente intenso, è possibile sbagliare nel prendere un campione di sangue. Usando un palmare e una stampante questi errori critici possono essere evitati. L’infermiere può usare il palmare per sapere, scansionando il codice identificativo del paziente, che tipo di esami sono necessari, se si tratta del paziente corretto, registrare il prelievo effettuato e avviare in automatico la stampa dell’etichetta del campione di sangue prelevato. Tutto questo direttamente dal letto del paziente evitando che siano commessi errori. Il codice a barre assicura che la provetta sia sempre correttamente identificata e possa essere localizzata all’interno in tutto il processo di analisi, dalla corsia, al trasporto in laboratorio, persino all’interno del laboratorio stesso. Un paziente, un campione di sangue, un’etichetta e niente errori.
Quali impatti avrebbe l’IoT sulle aziende sanitarie?
Esistono innumerevoli casi in cui l’IoT può influenzare positivamente il settore sanitario in termini di un aumento di produttività del personale, un migliore utilizzo delle risorse e, la cosa più importante, una migliore assistenza al paziente. Solo per citare un esempio lo Zebra Patient Flow Analytics (PFA) è il concept di una soluzione per la gestione in tempo reale dei flussi di lavoro progettata per aiutare a ottimizzare il flusso di lavoro sui pazienti – dal momento del loro arrivo al momento in cui lasciano la struttura – abilitando gli ospedali, tra gli altri benefici, a offrire una migliore assistenza sanitaria, diminuire il tempo di permanenza medio e incrementando il numero di pazienti serviti. La soluzione offre allo staff di pronto soccorso informazioni in tempo reale per riuscire a prendere decisioni più efficaci. Nonostante oggi questa soluzione sia ancora un concept
Zebra sta cercando degli operatori del settore sanitario interessati nel testarla
La soluzione usa tecnologie e servizi all’avanguardia per massimizzare il ritorno degli investimenti messi in campo dagli ospedali, la facilità di implementazione e di integrazione con i sistemi e i flussi di lavoro pre-esistenti.
Quali sono le tecnologie più diffuse e quali quelle più innovative?
Molti ospedali stanno già utilizzando con successo dispositivi mobili e servizi Wi-Fi, ma c’è ancora moltissimo che potrebbero fare per aumentare la loro visibilità sulle attività e migliorare l’assistenza al paziente, abilitando il personale a lavorare in maniera più smart e consentendo al personale medico di concentrarsi sulla cura del paziente invece di dedicarsi ad attività amministrative e portare benefici a tutto l’apparato ospedaliero.