Il progetto è stato presentato al Pitch Day della finale di NTT DATA Let’s Change the world. Abbiamo intervistato i founder per capire come funziona l’applicazione
E’ uno dei problemi che riguarda tutti gli automobilisti del mondo: avere fretta di raggiungere un posto e trovarsi bloccati nel traffico a causa del semaforo rosso. Un problema che è sempre sembrato senza soluzione, ma che una startup sta provando a risolvere. Si tratta di SOMOS acronimo per Smart-Oriented MObility Solutions (SOMOS) che sta lavorando al progetto Smart Traffic Light, che si propone di gestire in modo intelligente gli impianti semaforici tramite smartphone.
Decido io quando il semaforo diventa verde
In sostanza l’utente che è in possesso dell’app può regolare il rosso e il verde del semaforo riuscendo a sfruttare meglio l’onda verde e potenzialmente non trovandosi mai bloccato nel traffico. Si tratta di un progetto ambizioso e che, pur essendo ancora in fase di prototipo, ha suscitato l’interesse di grandi società. SOMOS ha partecipato al contest di NTT DATA Let’s change the world e ha avuto la possibilità di presentarsi con un pitch durante la finale italiana che si è svolta a Milano.
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Abbiamo raggiunto due dei founder della startup che è spin off universitario dell’Università della Calabria, per farci raccontare il progetto. “Tutto quello che abbiamo deciso di fare parte dall’ambiente accademico – ci spiega il professor Giuseppe Guido, CEO di SOMOS – il progetto infatti parte proprio dagli studi in ambito universitario. Siamo 5 ingegneri specializzati in ingegneria dei trasporti e il nostro obiettivo è quello di migliorare la mobilità in città con attenzione particolare alla sostenibilità ambientale. Vogliamo creare qualcosa che abbia ricadute positive sulla società”.
Un progetto nato in Università
E dare la possibilità agli utenti di regolare i semafori in città sembrerebbe senz’altro un progetto interessante per i milioni di automobilisti che affollano le strade: “Abbiamo iniziato a pensare al progetto nel 2011 focalizzandoci innanzitutto sullo sviluppare un’app che migliorasse la sicurezza dei cittadini. Tutto parte da una constatazione di fondo: ogni giorno le attese ai semafori fanno perdere molto tempo, e questa attesa, se gestita in modo migliore attraverso la tecnologia, potrebbe essere ridotta drasticamente”.
Entro il 2050 ci saranno 9,7 miliardi persone nel mondo, il 70 per cento di questi vivrà in città. L’economia globale dovrebbe triplicare in termini di dimensioni con un aumento del traffico diretto (tempo speso, costo del carburante e costo sociale delle emissioni) e indiretto (aumento dei prezzi di beni e servizi a causa della congestione per la maggior parte delle città). “La creazione di sistemi di trasporto intelligenti sarà fondamentale per risolvere i problemi di mobilità urbana – continua Alessandro Vitale COO di SOMOS, che ha svolto il pitch in quella occasione – la nostra idea punta a gestire i semafori in modo adattivo attraverso la comunicazione della posizione del veicolo al semaforo che in questo modo programmerà i cicli semaforici in base alle code”. La tecnologia utilizzata sfrutta l’analisi dei dati e la rete 4G. “Al momento siamo in fase di prototipo, abbiamo già attirato l’attenzione di alcuni investitori e presto potremmo stringere accordi per provare lo strumento in una città di medie dimensioni”.
L’esperienza al contest di NTT DATA
Il progetto è stato presentato durante il Pitch Day del Contest di NTT DATA Let’s change the world. SOMOS in quella occasione ha avuto la possibilità mettersi alla prova del pitch di fronte a una platea di investitori e imprenditori. “Per noi è stata un’esperienza importante – ci racconta Giuseppe Guido che ha svolto il pitch in quella occasione – abbiamo conosciuto altre startup che sono molto più avanti di noi nella progettazione e subito abbiamo apprezzato il progetto della vincitrice (Gipstech che proprio in queste ore si sta giocando la finale di Tokyo n.d.r). Il confronto con le domande dal pubblico è stato fondamentale perchè abbiamo capito che l’interesse c’è”.
Come funzionerà il semaforo intelligente
Ora si tratta di lavorare allo sviluppo del progetto. “Sì vogliamo sviluppare un sistema di trasporto intelligente basato su smartphone che consenta all’utente di ottenere la priorità del traffico ai semafori. Il sistema permetterà anche di ridurre l’inquinamento e farà risparmiare denaro agli utenti”. Sì ma come funziona? “L’applicazione si basa su un doppio sistema, il primo sfrutta la connessione dati 4G e 5G e il secondo geolocalizza la macchina attraverso il GPS. Ogni smartphone funziona come un ripetitore e si mette in comunicazione con il semaforo che inserisce un alert in corrispondenza dell’avvicinarsi dell’auto dotata dell’app. A quel punto si instaura un dialogo tra semaforo e smartphone che abbatterà l’attesa dell’auto ma anche di conseguenza di tutta la coda di veicoli che la seguono.”. L’utente dovrà agire sull’app nel momento in cui sta guidando? “No, l’app funziona in background. L’utente dovrà solo scaricarla e installarla”.