La dietologa olandese Suzy Wegel ha provato su se stessa un regime alimentare che consiste nel mangiare sempre piatti equilibrati con una porzione di carboidrati, una di proteine, due di verdure e un cucchiaio di grasso. I risultati non tarderanno ad arrivare
Giornali e siti di dubbia affidabilità medica elaborano praticamente ogni giorno – soprattutto con l’avvicinarsi dell’estate e della prova costume – un regime alimentare che promette miracoli per la linea. Tutti vengono presentati come percorsi perfetti e non troppo faticosi per dimagrire o riacquisire la forma persa. Non ci si stupirebbe molto, quindi, se alla lista si aggiungesse un’altra di quelle diete che si propone di essere la più semplice al mondo. Fantasia o realtà? Marketing o efficacia? Andiamo a vedere nel dettaglio le caratteristiche della Scandi Sense Diet descritta da Business Insider.
© Suzy Wengel/ Instagram
Il metodo dei pugni
Il principio di fondo di questa dieta elaborata da Suzy Wengel, CEO di un’azienda biotech olandese e dietologa, è mettere nel piatto quattro pugni di cibo: uno di proteine, uno di carboidrati e due di verdure. In aggiunta, un cucchiaio di grasso. Non sarà necessario quindi applicarsi a misurare il peso di ogni pasto o il suo potenziale apporto calorico. La misurazione è empirica ma pare efficace dato che l’autrice ha provato questo metodo su se stessa, riuscendo a perdere circa 40 chili in 10 mesi.
© Suzy Wengel / Instagram
Uno stile di vita sano
I social network hanno avuto un ruolo importante nella definizione di questo regime alimentare. Wengel ha fotografato e pubblicato alcuni esempi di piatti, in un libro, The Scandi Sense Diet, e li ha poi raccolti su Instagram sotto l’hashtag #sensekost. In sostanza, la dietologa ha presentato con le foto cosa significa portare avanti delle abitudini alimentari equilibrate e ha sfruttato i mezzi di comunicazione per fare divulgazione sulla sua dieta. Sotto ogni fotografia inserisce di solito una descrizione della composizione del piatto. Non ci sono cibi vietati. Ciò che è importante è ricalcolare le porzioni durante le giornate per compensare un eventuale maggior apporto calorico. Anche il vino è ammesso ed equivale a un pugno di carboidrati di un pasto. In altre parole, Wengel propone questa soluzione più come uno stile di vita che come una dieta perché porterebbe a sviluppare delle abitudini alimentari salutari più durature a differenza degli effetti a breve termine generati da imposizioni e divieti. Infine, la percezione di mangiare un piatto completo e bilanciato aiuta a limitare il senso di fame che può insorgere in chi si mette a dieta.