Dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna nuove innovazioni per esaltare l’arte del bartending. Puntano su trucchi scientifici per coinvolgere e affascinare il cliente
Il bartending è l’arte di creare cocktail per bevitori avventurosi. “Bar e ristoranti devono lavorare più duramente che mai per offrire ai clienti un’esperienza di consumo unica” spiega Caleb Bryant, analista senior foodservice di Mintel.
Cocktail attraverso i 5 sensi
Un bar di Londra ha lanciato la propria esperienza di degustazione cocktail, descrivendola come “un intrigante spazio segreto”, in cui gli ospiti possono esplorare i modi in cui perdersi tra le percezioni del gusto. Un ambiente creato per risvegliare tutti e cinque i sensi: gusto, suono, tatto, olfatto e vista. Un massimo di quattro ospiti entrano in un parco giochi sensoriale a forma di cubo dove possono assaggiare i cocktail a temperatura controllata, mentre animazioni personalizzate vengono proiettate sulle pareti, e suoni e odori molecolari riempiono la stanza.
L’esperienza mette il gusto in primo piano rimuovendo il menu, eliminando così i pensieri preconcetti sulla bevanda in mano, e in secondo luogo cambiando l’ambiente intorno agli ospiti mentre bevono, dimostrando come le papille gustative siano influenzate dall’ambiente circostante. Il risultato? Un cocktail che all’inizio sembra amaro e vegetale assume una nota fruttata quando le immagini di un ananas vengono rischiarate, mentre un altro diventa stranamente avvincente quando il profumo di carboni incandescenti penetra nella stanza.
Cocktail Hi-tech
Anche il Bazaar di Los Angeles ha lanciato quest’anno il menu degustazione cocktail. L’esperienza interattiva e in continua evoluzione consiste in sei interpretazioni di drink realizzati utilizzando strumenti specifici, come un Cryovac o un whipper in crema iSi, per creare, ad esempio, sfere gelatinose contenenti bolle di sapore. Le presentazioni sono diverse, dai cucchiaini a forma di aeroplano agli spritz sorseggiati in bottiglie di profumo vintage. Sulla costa orientale degli Stati Uniti, a New York, anche la scienza diventa parte dei cocktail. Uno tra tanti è il drink Wake and Bake, un Manhattan a forma di caffè servito in un pallone pieno del profumo di un bagel. Il pallone è aperto a fette, riempiendo l’aria di un profumo che evoca la quintessenza della colazione di New York.
Leggi anche: NIO, la startup dei cocktail a domicilio, sbarca su Tannico
Non sorprende che i bar invitino i consumatori in luoghi unici che offrono nuovi modi per “bere” cocktail. Dopotutto, la ragione principale per cui le persone escono e bevono è provare nuove bevande alcoliche: il 49% degli americani la considera prioritaria, secondo il rapporto di Mintel. Sembra che la ricetta vincente sia quella di creare un ambiente e un menu che non possono essere replicati a casa, per mantenere alto l’interesse dei consumatori.