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Niente device per l’azienda cinese, ma un passo avanti importante verso l’autarchia tecnologica. Surge S2 sarà la consacrazione di Xiaomi come chipmaker
Xiaomi sarà al Mobile World Congress: l’azienda cinese, che si è fatta un nome soprattutto in patria e nella vicina India grazie agli imponenti volumi di vendita, ha cominciato ad avvicinarsi alla manifestazione di Barcellona un paio di anni fa. Quest’anno però pare faccia sul serio: e se non presenterà alcun dispositivo al MWC18, complice anche il fatto che in quei giorni a cavallo tra febbraio e marzo cade anche il capodanno cinese, l’occasione è ghiotta per accreditarsi tra gli addetti ai lavori anche come produttore di chip. In Spagna dovrebbe debuttare Surge S2, il secondo SoC (System on Chip) di casa ma il primo con potenze tali da poter tener testa alla concorrenza.
Come è fatto Surge S2
La notizia che Xiaomi si fosse messa in testa di produrre una propria CPU risale proprio al Mobile World Congress 2017: un anno fa l’azienda aveva mostrato il Surge S1, pensato per equipaggiare uno smartphone modesto (il Mi 5c) ma che evidentemente era solo una prova generale per il futuro.
Quello che porterà a Barcellona quest’anno, però, è un prodotto completamente diverso: non siamo ancora al livello dell’ultima generazione Exynos, Kirin e Snapdragon, ma Xiaomi fa un vero salto in avanti con un octa-core con 4 core Cortex-A73 e altrettanti Cortex-A53 che girano a una frequenza massima di 2,2GHz. La GPU è altrettanto recente, la Mali-G71 a 8 core, e c’è supporto per RAM LPDDR4 e storage UFS2.1. Il processo produttivo però sarà “solo” da 14nm, un po’ in ritardo rispetto alla concorrenza che ormai è stabilmente sui 10nm per i SoC di punta.
Nel complesso non è l’ultimo grido, diciamo che siamo al livello di un SoC della concorrenza di 12-18 mesi fa, ma basta e avanza per un prodotto di fascia medio-alta.
Cosa presenta Xiaomi?
Quindi a Barcellona, il 26 febbraio, ci sarà l’annuncio del nuovo processore disegnato e prodotto da Xiaomi. Sembra improbabile che l’azienda cinese decida di mostrare anche gli smartphone che lo monteranno, visto che si tratta di prodotti che (almeno per il momento) sono destinati a mercati come quello cinese e quelli indiano. Nessuna indiscrezione per ora indica questo come l’anno giusto per lo sbarco in grande stile anche in Europa del marchio, anche perché ribadiamo che la concomitanza con le festività cinesi fa propendere per ridurre al massimo le aspettative al riguardo. Più probabile che Xiaomi scelga di fare il suo debutto nel nostro mercato con un evento ad hoc, nel quale ottenere massima attenzione da parte della stampa che invece a Barcellona si dividerà tra tanti impegni.
Un render del futuro Xiaomi Mi 7
Surge S2 servirà ad aumentare i margini che Xiaomi produce per ogni singolo pezzo venduto, oltre ad offrire la possibilità di sviluppare in futuro la piattaforma adattandola alle proprie esigenze. Huawei, Apple, Samsung hanno fatto già da tempo questa scelta: chi vuol fare sul serio in questo settore non può prescindere da questa necessità.