Ecco la flotta di taxi volanti presentata da Uber al Summit Elevate. Saranno in funzione dal 2020
Da sempre nei film di fantascienza le auto volanti sono il simbolo del futuro, veicoli che fluttuano nell’aria facendo lo slalom tra i grattacieli. Tutto ciò potrebbe essere a breve non più finzione cinematografica ma realtà grazie a Uber che ha appena annunciato la creazione di una flotta di taxi volanti low-cost in arrivo nei cieli a partire dal 2020.
Voleranno fino a tremila metri di altezza e trasporteranno quattro/sei passeggeri più i bagagli, potranno raggiungere i 320 Km/h: questi i dettagli dei nuovi taxi volanti presentati al Summit Uber Elevate in corso a Los Angeles dal 8 al 9 maggio. L’ambizione della multinazionale americana è quella di diventare il primo gruppo a offrire il servizio aereo di taxi a basso costo.
Il progetto eVTOL
Il progetto, che vuole conquistare i cieli delle città metropolitane, si chiama eVTOL (acronimo di Electric Vertical take-off and Landing Vehicles) e ha già ottenuto l’adesione di partnership di prestigio: la Nasa e l’esercito Usa. Tuttavia uno dei più grandi limiti è la durata ridotta della batteria: al momento, gli eVTOL sono in grado di restare in volo per 30 minuti a una velocità di circa 100 chilometri; restringendo le possibilità di spostamento all’interno della città (magari per muoversi dall’aeroporto al centro) o tra città tra loro molto vicine.
Le sperimentazioni partiranno già dal 2020. La prima fase coinvolgerà due città: Los Angeles (California) e Dallas (Texas).
Dal 2023, il servizio di trasporto urbano si espanderà in molte città del mondo e diventerà effettivo.
Dunque la mobilità urbana rivoluzionata dai taxi volanti che, stando alle stime diffuse dalla società americana, permetterà di raggiungere l’aeroporto di Los Angeles (con partenza dal centro città), 26 Km, in appena 27 minuti. Un tragitto attualmente coperto da un’auto in un’ora e venti minuti.
In previsione, anche lo scalo di Roma Fiumicino potrà essere raggiunto via cielo in tempi rapidi: soltanto quindici minuti.
Prezzo? 48 euro, la stessa tariffa del concordato pattuito con gli attuali taxi su ruote.
L’accordo con la NASA e l’esercito USA
La NASA ha comunicato in una nota pubblica di avere firmato con Uber “Un secondo accordo per esplorare concetti e tecnologie legate alla mobilità aerea urbana al fine di garantire un sistema efficiente e sicuro per il futuro del trasporto aereo in aree popolate”.
L’accordo segna il primo passo verso la simulazione della mobilità aerea urbana. I test verranno effettuati nel laboratorio di ricerca presso l’aeroporto internazionale Dallas Fort Worth, dove l’agenzia spaziale Usa incrocerà i dati forniti da Uber per simulare il volo di piccoli velivoli con passeggeri nello spazio aereo dello scalo durante il picco del traffico.
I risultati permetteranno di identificare problematiche, e rendere perfettibile il progetto.
A questo si aggiunge un’intesa con l’Esercito degli Stati Uniti finalizzata alla ricerca, per creare un propulsore co-rotante che consenta ai velivoli di essere più silenziosi.
La gamma: tre prototipi
Uber ha mostrato tre prototipi dei taxi dei cieli su cui sono al lavoro gli ingegneri di velivoli: Embraer, Pipistrel Aircraft e Karem. A questi si aggiunge un nuovo modello di riferimento per UberAir, che volerà a più di 1.000 piedi di altitudine alla velocità di 240-320 km orari.
Il modello monta quattro serie di eliche elettriche per il decollo e l’atterraggio verticale che – dichiara l’azienda – renderanno il velivolo più sicuro e contribuiranno a ridurre il rumore.
I nuovi prototipi di veicoli alati sono rappresentati come una sorta di incrocio tra elicotteri e droni.
“Oggi – spiega Jeff Holden, Chief Product Officer di Uber – il summit annuale Elevate di Uber ha “spiccato il volo” nel mostrare i progressi fatti dal settore aeronautico per rendere UberAIR una realtà concreta entro il 2023. Questo include progettare diversi veicoli, un’apposita tecnologia a sostegno delle batterie, produrre e realizzare un sistema operativo che garantirà sicurezza, precisione e servizi rispettosi dell’ambiente su vasta scala che consentiranno alle città di migliorare radicalmente le loro reti di trasporto. Questo gigantesco sforzo per ottenere un volo con un clic può essere realizzato solo attraverso una stretta collaborazione tra il settore pubblico e quello privato, esattamente ciò che si prefiggono i summit di Elevate”.