Quella vintage sembra essere una carta vincente per molte aziende
“Una volta era tutto più bello”. Oppure: “Ma che ne sanno i millennials di quanto era cool l’informatica di una volta…” Il vintage si sta conquistano sempre più spazio nella scena tech mondiale: dagli smartphone ai videogames fino all’hardware per pc, rétro è bello. Il tutto in una immensa operazione nostalgia che si sta portando avanti su più campi.
Il trionfo della nostalgia
La nostalgia verso il tempo passato esiste probabilmente da quando esiste l’uomo. Come insegna Midnight in Paris di Woody Allen, la belle époque, i “tempi d’oro”, sono sempre quelli passati. E se per uno scrittore americano contemporaneo sono identificati con gli anni Venti di Parigi, per una ragazza francese degli anni Venti sono invece nel secolo precedente. È sempre stato così. L’unica differenza è che oggi il passato è a portata d’occhio, di consultazione. Per la prima volta esiste uno strumento, la Rete, che consente di recuperare quel passato e riviverlo. Così per esempio i 30/40enni di oggi possono guardare le sigle dei cartoni animati della loro infanzia.
Così i tifosi di calcio cresciuti negli anni Novanta possono guardare e riguardare le imprese dei loro idoli da bambini in un confronto che li vede eternamente vincenti con gli idoli di oggi. È su questi sentimenti di nostalgia che stanno giocando in molti, nei campi più disparati. Dalla moda al cinema, dalla tv allo sport. Basti guardare all’enorme quantità di remake o reboot di vecchi film o show prodotti negli ultimi anni, da Blade Runner a Star Wars fino a Twin Peaks, oppure a serie di grande successo come Stranger Things e Mister Robot, che inserisce elementi fortemente rétro in una narrazione distopica e stilisticamente innovativa. O, per tornare al calcio, si guardi alla fortuna di “Operazione Nostalgia”, una pagina Facebook nata per celebrare i campioni degli anni ’90 che ora è arrivata a organizzare una partita con tanti di questi campioni allo stadio Tardini di Parma. Per non parlare della nuova vita del vinile nell’industria musicale o delle operazioni di “nostalgia marketing”, tra gli altri, di Coca Cola e Adidas.
Smartphone e videogiochi
Non fa eccezione, in questa corsa alla nostalgia, la scena tecnologica, in tutte le sue declinazioni. Una delle realtà più attive in questo senso è certamente Hmd Global, l’azienda finlandese che controlla il marchio Nokia, grande protagonista dei telefoni cellulari anni Novanta. Nel 2017 aveva lanciato sul mercato la riedizione dello storico 3310. Ora, a un anno di distanza, ci riprova con il vecchio 8110, il telefonino con lo sportellino uscito nel 1996 ribattezzato da molti “banana phone”. Il resuscitato 8110 è tornato sugli scaffali dei negozi specializzati al prezzo di 89 euro. Il design è nostalgico ma le funzioni sono ovviamente adattate ai tempi, con la possibilità di avere accesso all’app store e di mandare e ricevere email.
Un’altra azienda specializzata nei tuffi nel passato è Nintendo. Il colosso giapponese dei videogames ha di recente lanciato una nuova versione della sua storica console Nes (Nintendo entertainment system), arrivata per la prima volta sul mercato nell’ormai lontano 1983. La nuova Nes ha un design leggermente diverso ed è leggermente più piccola dell’originale ma il catalogo dei videogiochi contiene tutti i titoli di allora. Da Super Mario in giù, ai bambini di una volta viene offerta la possibilità di un emozionante ritorno all’infanzia. Il settore videoludico è uno di quelli maggiormente coinvolto nel recupero vintage. Basti pensare al ritorno in commercio delle versioni aggiornate di veri e propri miti come Tetris e Pac-Man, che riprendono in tutto per tutto la grafica e la colonna sonora degli originali. Nel frattempo Internet Archive sta mettendo a disposizione un numero sempre crescente di emulazioni dei giochi anni Novanta, come per esempio Double Dragon, Mortal Kombat e il pulcino virtuale Tamagotchi.
L’hardware vintage
Il gusto rétro è sfruttato anche da diverse app. Una di queste è Gudak, un’applicazione che consente di restituire anche sugli smartphone più moderni il sapore vintage di una vecchia macchina fotografica usa e getta. Installandola si avranno infatti a disposizione il caratteristico mirino e i classici 24 scatti dei vecchi rullini. Dulcis in fundo, le fotografie possono essere visualizzate solo a partire da tre giorni dopo che sono state scattate.
La mania sta coinvolgendo anche gli accessori hardware informatici. Azio ha per esempio prodotto la versione Bluetooth della propria Azio Retro Classic, un tastiera in stile steampunk-rétro con telaio in lega di zinco e vera pelle finanziata anche grazie a una campagna condotta su indiegogo. E sono attese nuove operazioni del genere. D’altronde il marketing che va per la maggiore, su tutti i livelli, è quello di un’esaltazione del passato. Basti pensare allo slogan con cui Donald Trump è arrivato alla Casa Bianca, “Make America Great Again”. L’operazione nostalgia è appena all’inizio.