Con 1.500 partecipanti, a Milano l’iniziativa tocca quota record. L’intervista a Francesco Del Sole
Imparare con la tecnologia. Questa nuova frontiera della didattica, che aveva causato un po’ di scettismo a docenti, educatori e dirigenti scolastici, si è rivelata incredibilmente efficace. Ben 65.000 docenti e dirigenti scolastici e 20.000 studenti, in tre anni, hanno seguito i programmi di formazione didattica offerti da Microsoft Italia per apprendere le frontiere della nuova scuola digitale. Cifre e risultati sorprendenti, di cui il colosso informatico va fiero, sono stati annunciati durante Edu Day, la giornata di Microsoft dedicata alla didattica digitale italiana ed alla ricerca.
La tappa milanese
Se la tecnologia chiama, la scuola risponde. Al grande evento milanese hanno partecipato ben 1.500 persone, tra docenti, alunni, ricercatori e dirigenti scolastici. L’iniziativa non si è tenuta soltanto nel capoluogo lombardo, ma anche a Roma e Venezia.
A Milano, docenti, dirigenti scolastici, ricercatori, professori universitari e studenti di ogni età sono accorsi in viale Pasubio per misurarsi con le nuove frontiere dell’apprendimento. Giunto alla sua terza edizione, l’evento, realizzato da Microsoft in partnership con USR Lombardia e patrocinato da CRUI, USR Lombardia, Comune di Milano e Regione Lombardia, si è inserito tra le tante iniziative regolate da un protocollo d’intesa siglato con il MIUR e dedicate alla digitalizzazione della scuola. Partner d’eccellenza: Acer, HP e Lenovo.
“Minecraft”: grazie al gioco sono gli alunni a insegnare ai docenti
In diversi istituti scolastici che hanno aderito al percorso didattico di Microsoft, il risultato è davvero sorprendente. In molti casi, i ruoli di insegnante-alunno si sono completamente ribaltati, con i più piccoli che hanno tirato fuori proposte, interessi ed abilità al di fuori di ogni previsione, ed i docenti che hanno imparato qualcosa da loro. Gli alunni della quinta A dell’istituto comprensivo “Cremona 1” hanno addirittura, presentato, insieme agli insegnanti e grazie alla consulenza di un ingegnere edile, la ricostruzione, in digitale, del ponte sul fiume Po di Cremona. Tutto questo grazie a “Minecraft Education Edition”; il videogioco utilizzato a scopo educativo in oltre 115 nazioni, dove costruzione ed esplorazione mescolano l’aspetto ludico a quello didattico.
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Genomia, Al Deep Learning, Cloud: i focus di incontri e workshop
Durante la sessione plenaria, si sono alternati incontri con ospiti di rilievo del mondo delle istituzioni, della scuola, dell’università e della ricerca. Riduzione di tempi e costi della ricerca scientifica; Genomica; il programma “Azure for Research”, grazie al quale vengono messe a disposizione risorse gratuite di computing ed intelligenza artificiale per progetti di ricerca come quello della Fondazione “Bruno Kessler” di Trento, a supporto dell’oncologia pediatrica, o anche in aiuto alla meteorologia e all’agricoltura; AI Deep Learning; Cloud. Questi sono stati i focus della giornata. Oltre 100 le Università e gli istituti di ricerca coinvolti in attività su tecnologie Microsoft.
Workshop, attività EdTech, incontri sulla cittadinanza digitale e sui disturbi dell’apprendimento hanno completato il quadro tematico.
Nel digital park, spazio all’aperto interno, grandi e piccini si sono divertiti a provare robot e partecipare alle attività organizzate.
L’impegno per l’accessibilità nella didattica digitale
Da sempre attenta al tema dell’accessibilità, Microsoft ha lanciato il nuovo sito web dedicato a questo aspetto: Microsoft.com/Accessibility.
Due nuovi progetti di didattica inclusiva, inoltre, sono stati presentati ad “EDUday”: Project Torino; linguaggio di programmazione in aiuto di studenti tra i 7 e gli 11 anni con deficit visivi, e Project Zanzibar; un nuovo tappetino flessibile che identifica e riproduce oggetti nel mondo digitale, consentendone la manipolazione.
«Secondo uno studio Microsoft, in collaborazione con McKinsey & Company’s Education Practice, il 30–40% dei lavori nei settori in crescita richiede soft skills, e solo il 42% dei datori di lavoro crede che i neolaureati siano adeguatamente preparati – spiega Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia – Per aiutare gli studenti di oggi in tale compito è fondamentale ripensare la didattica, rendendola più interattiva e personalizzata e facendo leva non solo su insegnanti qualificati, ma anche su tecnologie avanzate».