Un’idea imprenditoriale che ha sposato la didattica: accade in Piemonte, grazie alla sinergia tra un istituto e Miroglio
La moda apre le porte ai ragazzi. Succede ad Alba dove la scuola secondaria di primo grado “Sandro Pertini” e il noto marchio Miroglio hanno stretto un’alleanza che permetterà ai ragazzi di vedere i loro disegni su una collezione di capi per bambini.
Un’idea imprenditoriale che ha sposato la didattica e l’estro di insegnanti che hanno pensato di portare fuori dalle mura dell’istituto la fantasia, la creatività, l’immaginazione dei loro studenti.
Dietro questo “miracolo” c’è la sensibilità di Elisa Miroglio che ad Alba ha realizzato un impero della moda: 1.188 punti vendita monomarca, cinque milioni di clienti fidelizzate, 20 milioni di capi confezionati all’anno, 50 milioni di metri stampati in 365 giorni e soprattutto una tecnologia digitale che permette di risparmiare 3,2 milioni di acqua per 10 mila metri di tessuto naturale.
Ma non basta a quest’impresa ciò che fa. L’identità del gruppo è strettamente legata al patrimonio culturale al punto da stringere quest’alleanza con la scuola “Pertini”. Un patto che ha un valore in più perché si è stretto nel segno della memoria: un anno fa, infatti, Emanuele Amato, un compagno di classe di questi ragazzi “baby stilisti” è morto. Oggi per ricordarlo sui vestiti ci saranno anche i suoi disegni e la sfilata spettacolo prevista per venerdì sera sarà dedicata proprio a lui.
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Il progetto è nato all’interno dell’ “Atelier creativi” inaugurato pochi mesi fa con il sostegno del Ministero dell’Istruzione e della Fondazione Cre.
Un sogno nel cassetto diventato realtà grazie soprattutto ai ragazzi della seconda A che nelle ore di tecnologia hanno creato moduli decorati con forme geometriche e soggetti ispirati alla natura: farfalle, trifogli, coralli, motivi geometrici, mandala colorati, viti. Disegni che non sono rimasti su un foglio di carta ma si sono materializzati su vestiti, casacche, foulard, fasce per capelli, braccialetti, borsine ma anche cuscini e quaderni creati dalla “Miroglio” che si è occupata della rielaborazione grafica e della stampa dei tessuti.
Da stilisti a modelli
Ma c’è di più. I giovani stilisti si sono trasformati anche in modelli e hanno posato con i loro vestiti al Castello “Verduno” di Alba realizzando un video che sarà presto messo in rete. Una vera e propria azione di marketing intelligente degna di un progetto come quello creato dalla scuola “Pertini”. L’ultima tappa sarà venerdì quando alla Miroglio Fashion si terrà una vera e propria sfilata alla presenza del pubblico. Inutile dire che i ragazzi sono emozionati e che in queste ore si stanno preparando all’evento nel migliore dei modi grazie all’aiuto dei docenti che si sono resi disponibili a sostenere questa manifestazione solidale.
Durante la serata, infatti, i capi potranno essere acquistati e il ricavato andrà a finanziare nuovi progetti creativi all’interno della scuola che vuole continuare ad essere promotrice di “ponti” tra le aule e l’esterno. Non capita sempre, infatti, di trovare una tale sinergia tra il territorio e la scuola creata da alleanze significative come quella che si è creata ad Alba.
Intervista alla dirigente scolastica
Particolarmente orgoglioso di questo progetto è il dirigente scolastico Bruno Bruna che venerdì sarà in prima fila ad applaudire ai suoi ragazzi.
Lei ha visto nascere questa bella iniziativa.
Da una tragedia come quella della morte di un nostro allievo è sorta questa idea. In quel periodo abbiamo avuto un finanziamento per realizzare degli atelier creativi. Abbiamo presentato un progetto che punta sui colori, soprattutto su quelli del nostro territorio, quelli delle vigne. Da qui l’idea di unire i colori alle eccellenze enogastronomiche e tessili della nostra zona.
C’è stata la collaborazione di tanti in quest’impresa?
Sì, dalla Fondazione Cre alla Miroglio ai comitati genitori. Tutti hanno fatto la loro parte.
Come hanno lavorato i ragazzi?
Hanno scelto disegni ispirati soprattutto alla natura che li circonda. Hanno privilegiato il territorio e lo hanno riportato nelle loro opere. Non pensavamo di arrivare a questi punti. E’ stata essenziale anche la collaborazione degli insegnanti.
Quali docenti sono stati coinvolti?
In particolare l’insegnante di tecnologia che realizzava i disegni ma anche i professori di matematica e scienze. Gli alunni hanno usato carta, tempera, compasso, squadra e righello. Poi i loro disegni sono stati elaborati al computer e la stamperia ha fatto il lavoro finale.
Il successo di questo progetto deriva dalla sensibilità della Miroglio.
Sono una realtà importante del tessile nella nostra zona. La loro Fondazione si occupa anche di educazione. Hanno anche una loro scuola dell’infanzia e sponsorizzano diversi progetti. E’ un sostegno importante per il nostro territorio.
Quali classi sono state coinvolte?
“In particolare i venticinque alunni della seconda A ma tutta la scuola è stata interessata a questo progetto che ha entusiasmato tutti gli studenti che venerdì saranno presenti alla sfilata per applaudire ai compagni che saranno in passerella”.