Lo strumento valuterà il volume di acqua spostata oltre che l’altezza delle imbarcazioni e l’impatto ambientale dei propulsori. Si tratta di una disposizione transitoria in attesa di una vera alternativa al passaggio dei giganti nel bacino di San Marco
Le immagini delle gandi navi da crociera che fanno capolino tra i monumenti di Venezia hanno provocato polemiche e discussioni accese negli anni per via dell’impatto paesaggistico su una città dall’immenso valore artistico e turistico. Una regolamentazione era arrivata a novembre con il comitato interministeriale che aveva stabilito il bando per le imbarcazioni oltre le 55mila tonnellate che saranno obbligate a fermarsi a Marghera. La novità è che un algoritmo della Capitaneria di Porto potrebbe aiutare a risolvere il problema della laguna almeno in questa fase, prima che si realizzi il terminal definitivo.
© Giulio Giganti /Flickr
La tutela della Laguna
La novità di questo provvedimento, riportata dal Corriere del Veneto, sta nel fatto che il parametro per bloccare i giganti del mare non sarà più il peso. O meglio, non solo. L’algoritmo sarà in grado di misurare la quantità di acqua spostata dalle navi e la loro altezza, oltre a verificare che i sistemi di propulsione siano più o meno sostenibili dal punto di vista ambientale. La bozza del nuovo regolamento è stata analizzata dalle diverse parti (armatori, porto, Capitaneria) e ora è solo in attesa di essere firmata per entrare in vigore. La direttiva è in linea con quanto disposto dalla legge Clini-Passera del 2012 che aveva imposto il blocco alle navi al di sopra delle 40mila tonnellate.
I parametri del blocco
Dall’analisi di tutti i parametri introdotti in questo regolamento, quello che sembra più determinante è l’altezza delle imbarcazioni. Si tratta comunque di una soluzione transitoria visto che si è ancora alla ricerca di una via alternativa al passaggio davanti San Marco. Di fatto rimarranno escluse le navi di ultima generazione, sopra le 140mila tonnellate, lunghe 330 metri e alte 70. Le navi più piccole – tra le 55 e le 90 tonnellate – potranno passare e raggiungere la Stazione Marittima. Bisognerà comunque tenere conto che questo segmento intermedio è in via di diminuzione sul mercato e che comunque si è in attesa di ulteriori disposizioni da parte del Comitato interministeriale che si è espresso a novembre.