L’iniziativa ‘Beyond the Castle’, l’esperienza di realtà virtuale interattiva al Castello Sforzesco, proseguirà fino a settembre 2019. E per l’estate apre le porte anche alle visite serali. Tecnologia, gioco e cultura vanno a braccetto e l’idea è vincente
Realtà virtuale interattiva by night al Castello Sforzesco di Milano. Prosegue fino a settembre 2019 ‘Beyond the Castle’, il progetto della giovane startup italiana ‘Beyond the Gate’, che punta al matrimonio tra divertimento e cultura sfruttando le nuove tecnologie. Novità per l’estate: saranno possibili anche suggestive visite serali.
Viaggio tra reale e virtuale al Castello Sforzesco di Milano
Grazie a ‘Beyond the Castle’ sarà possibile diventare arcieri e immergersi nella Milano di Ludovico il Moro e Leonardo Da Vinci. La realtà si integra al virtuale, in un percorso suggestivo e unico che parte dal Castello Sforzesco. Il cammino inizia con una guida che accompagna i visitatori all’antica Torre Falconiera. Qui i ‘giocatori’ indossano i visori, salendo una virtuale macchina del tempo che li trasporterà nell’atmosfera di fine Quattrocento. Ecco allora che si potrà interagire con l’ambiente circostante e vivere l’avventura contemporaneamente fra più utenti, rendendo l’esperienza realistica e irripetibile. Una voce guida, ‘Eva’, accompagna i giocatori durante la loro esplorazione, alternando racconti storici, quiz e approfondimenti su materiali ripresi direttamente dalle collezioni del Castello Sforzesco, a partire dai quali è stata costruita l’esperienza. Tolti i visori, si ritorna al presente con una consapevolezza in più e si passa di nuovo al reale. Una speciale mappa guida i giocatori attraverso alcuni luoghi che compaiono durante l’esperienza virtuale e che è possibile ripercorrere nella realtà, arricchiti da una curiosità maggiore dovuta alla precedente esperienza virtuale. Si passa dalle collezioni dei Musei del Castello Sforzesco alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie alla Vigna di Leonardo, alla Porta del Soccorso – antico accesso al Castello – e alla cinta muraria della Ghirlanda, i cui resti sono ora immersi nel verde del Parco Sempione. L’introduzione delle visite serali oltre il normale orario di apertura, disponibili su prenotazione, permette alle persone di immergersi in un’atmosfera ancora più suggestiva, data dall’ambiente del castello e dall’esperienza virtuale.
L’approccio giocoso di ‘Beyond the Gate’
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle proposte didattiche e di approfondimento gestite da Opera d’Arte, arricchite dal giocoso approccio della startup ‘Beyond the Gate’. Un approccio che è destinato a divenire vincente, perché fa leva su un punto di forza che oggi dovrebbe essere sicuramente potenziato: il gioco per scoprire o riscoprire la cultura e la storia. “Le nuove generazioni crescono in un mondo digitale dove tutto si muove velocemente – commenta Marco Arena, fondatore di ‘Beyond the Gate’ – e dove rischiamo troppo facilmente di dimenticare il passato delle nostre città. Se nella maggior parte dei casi lo studio della storia è limitato a un apprendimento passivo con cui i giovani fanno fatica a relazionarsi, dall’altra parte esiste invece un patrimonio culturale ricchissimo di tradizioni, curiosità, personaggi e momenti storici di grande fascino e interesse. Basti pensare agli oltre 20.000 castelli e torri presenti in Italia. Per questo con l’esperienza di realtà virtuale di ‘Beyond the Castle’ abbiamo voluto proporre un cambio di approccio, ridando vita al passato in un luogo straordinario come il Castello Sforzesco”.
Del Corno: “Consente di conoscere meglio il patrimonio del Castello Sforzesco”
Del resto i dati Istat ci dicono che una famiglia su dieci non ha libri in casa e nelle case con le librerie, ci sono comunque pochi libri. E la sinergia tra la lettura e le altre forme di partecipazione culturale è ovviamente evidente: il 68,9% dei lettori si è recato al cinema contro il 41,7% dei non lettori, mentre solo il 15,8% dei non lettori si è recato a visitare musei o mostre (contro circa il 54% dei lettori). Inoltre, leggono di più i ragazzi che hanno entrambi i genitori che leggono. (Elaborazione report Istat diffuso alla fine del mese di dicembre 2017 con i dati relativi al 2016). Ovvietà, certo, che però devono far riflettere su quanto sia importante cercare di avvicinare le persone e soprattutto le nuove generazioni alla cultura, all’arte e alla storia. E ‘Beyond the Gate’ ha visto giusto: il gioco e la realtà virtuale per far avvicinare i giovani e i nativi digitali al passato delle città e alla cultura. Ne è convinto anche l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno: “L’iperrealtà, virtuale e/o aumentata è ormai una delle forme attraverso le quali passa una buona parte della conoscenza, soprattutto per i ragazzi. Non a caso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha recentemente inserito i videogiochi tra le categorie di beni da promuovere, la cui qualità anche estetica può essere riconosciuta al pari di quella di un’opera cinematografica. In particolare, questa esperienza di realtà virtuale, all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, consente di conoscere di più e meglio il patrimonio culturale del Castello Sforzesco e di Milano, avvicinando un pubblico che forse, diversamente, non avrebbe scoperto la sua storia straordinaria e le sue molte ricchezze artistiche”.
Videogiochi e apprendimento: il nuovo matrimonio
Il Castello Sforzesco non è nuovo alle nuove tecnologie e all’utilizzo dei videogiochi per avvicinare i musei ai giovani e meno giovani visitatori. Infatti, ha aderito insieme ad altri musei civici al primo International Game Camp (Milano, 13-15 ottobre 2017), una manifestazione sostenuta da Fondazione Cariplo Progetto IC Innovazione Culturale per incoraggiare lo scambio tra designer di giochi internazionali ed esperti italiani nel campo del Cultural Heritage. Il Castello Sforzesco di Milano ha infatti messo a disposizione dei gamedesigner oltre 100 immagini del patrimonio dei suoi Musei. “Questa novità si inserisce in un panorama di esperienze di avvicinamento tra musei italiani e videogiochi”, commenta Claudio Salsi, Soprintendente del Castello Sforzesco. “Protagonista anche la Soprintendenza del Castello Sforzesco che ha riconosciuto nello strumento del videogioco una forma alternativa di apprendimento dei contenuti del museo e ha accolto favorevolmente la proposta di ospitare un’iniziativa di questo genere”. Insomma, i Musei italiani, incluso Il milanese Castello Sforzesco, stanno scoprendo e puntando su un rinnovamento in cui la realtà virtuale e le nuove tecnologie hanno un ruolo primario per far riscoprire luoghi, arte e cultura ai giovani ma anche agli adulti.