Enterprise Ireland mette in palio mezzo milione per le aziende che vorranno stabilire il proprio business nel Paese. Qui tutte le informazioni
Dieci aziende straniere otterranno 50.000 euro a testa da Enterprise Ireland (organizzazione governativa che sostiene i legami tra le imprese irlandesi e quelle del resto del mondo) per sviluppare progetti nella Repubblica d’Irlanda. In totale gli euro stanziati sono 500.000. L’Isola verde non ha tante materie prime, però la ricerca di soluzioni originali ha aperto la strada a idee che hanno trasformato il Paese in un centro internazionale del terziario avanzato e così oggi ‘the Luck of the Irish’ non è più solo un tradizionale modo di dire, quando si parla di innovazione. Il Competitive Start Fund (Investment Fund for International Enterpreneurs to grow their start-up in Ireland) si rivolge a startup che intendono stabilire la maggior parte del loro management nella Repubblica.
Tempo fino al 4 settembre per aggiudicarsi il Fondo e l’assistenza all’impresa
Assieme all’investimento Competitive Start Fund (CSF), verrà offerta assistenza della crescita del business avviato. Il bando è stato aperto il 21 agosto e le applications hanno tempo fino al 4 settembre 2018 per pervenire ad Enterprise Ireland, 3 pm (GMT + o). Alle startup interessate si richiede anche un breve video, da inviare attraverso lo Enterprise Ireland Online Application System
Le imprese selezionate (per essere vagliate dal panel di EI) passeranno quindi alla seconda fase, che si svolgerà direttamente in Irlanda, a Waterford, il 6 novembre. Quanti avranno successo ricollocheranno il loro business nella Repubblica, e qualora provenienti da paesi che si trovano fuori dall’Unione Europea potranno richiedere una Startup Enterpreneur Visa.
Fondamentale la conoscenza dei mercati
Le startup per accedere al fondo avranno bisogno di dimostrare che il loro prodotto abbia raggiunto il livello MVP (Minimum Viable Product) ed abbia trovato clienti paganti; che una ricerca di mercato indichi gli spazi di mercato adatti a ricevere il progetto; che l’idea possa sviluppare esportazioni ed occupazione e che si tratti di una autentica innovazione; infine quali siano le opportunità di mercato.
Un minuto per ogni punto da chiarire nel video online
Nell’intervista online (di durata tra 6 e 8 minuti) che le imprese concorrenti invieranno ad Enterprise Ireland, i punti da chiarire – in massimo un minuto per ogni tema – saranno: quale prodotto si proporrà al mercato; a chi si intende venderlo; perché qualcuno dovrebbe acquistarlo; in che modo la vendita riuscirà; come si otterrà un profitto (in più ci saranno 2 minuti online per ciò che ogni impresa ritiene rilevante).
Cercasi: un percorso chiaro per il lancio dell’attività
Le imprese che vogliono partecipare devono essere attive nel settore per il quale compilano l’application (leggi qui); essere registrate come tali; predisporre la residenza delle proprietà intellettuali e degli assets in Irlanda; essere imprese residenti al di fuori della repubblica al momento della application (per tutti i dettagli il sito da consultare è quello di Enterprise Ireland). Le categorie più interessate sono comprese nell’ambito del manufacturing & internationally traded services, inclusi segmenti come Apps, Mobile, SaaS, Cloud Computing, Enterprise Software, Lifesciences, Fintech, Food, Cleantech, Industrial Products.
Le startup concorrenti non devono avere ricevuto equity funding per più di 100.000 euro in precedenza, e devono trovarsi nella fase pre-trading oppure recently commenced trading. I ricavi annuali nell’anno finanziario corrente (o in anni precedenti) non possono superare i 60.000 euro. Le startup che partecipano devono avere una ‘età’ inferiore ai tre anni.
Riflettori puntati sulle novità con potenzialità di crescita
Il successo che le startup otterranno nella prima fase della valutazione si basa su vari elementi: 20 per cento sul Company & Promoter profile; 20 per cento su Product/Service & Market Opportunity; 20 per cento sulla Business Proposition descritta da ogni impresa concorrente nel video menzionato; 20 per cento sulla capacità di diventare entro 3-4 anni una compagnia con almeno 10 dipendenti ed un milione di ricavi; 10 per cento su Product/Service Innovation; 10 per cento sulla capacità di raggiungere risultati in 12 mesi (Commercial and Technical Milestones).
Il 6 novembre 2018, a Waterford (Repubblica d’Irlanda) le imprese passate alla seconda fase si presenteranno ad esperti dell’industria ed a rappresentati di Enterprise Ireland e stavolta a contare nella valutazione saranno tre elementi: un Business Model che descriva come verranno ottenuti introiti in ambito internazionale; un Management Team che dimostri capacità di crescita dell’attività e potenzialità di mercato; una Roadmap che definisca chiaramente iniziative e risorse nei primi 12 mesi della nuova attività: a questo punto l’Enterprise Ireland’s Investment Committee selezionerà, in base al punteggio, le start ups che metteranno radici nell’Isola di Smeraldo.