Visionalia è la nuova startup con intelligenza artificiale applicata al settore dell’entertainment, in particolare alla music experience
Visionalia e il suo innovativo prodotto A-Mint puntano in alto: rivoluzionare il modo in cui si ascolta e si vive la musica. Enry’s Island ha deciso di entrare in maniera significativa nel mercato dell’A.I., selezionando una startup basata su algoritmi di Artificial Intelligence applicati al settore entertainment. Visionalia, una sede in Italia ed una a Londra, si prefigge dunque l’obiettivo di rivoluzionare il mercato dell’entertainment musicale, sia live che in studio.
A-Mint
A-Mint è una sorta di assistente musicale, ideale per gli artisti che amano improvvisare sul palco: il suo algoritmo decodifica il codice di improvvisazione di qualsiasi musicista dopo poche note, crea infinite tracce alternative che improvvisano senza problemi di melodia. Permette, quindi, di salire su un palco senza alcuna base o traccia, improvvisando con qualsiasi musicista ed avere a disposizione infiniti strumenti.
Il CEO di A-Mint è Alex Braga: musicista, conduttore radiofonico e televisivo, produttore discografico e televisivo, autore televisivo e radiofonico. Un bagaglio professionale che ha deciso di utilizzare per rivoluzionare il mondo della musica, sfruttando il connubio tra uomo e intelligenza artificiale. A-Mint vuol dire proprio questo: “Artificial. Music. Intelligence”. Una triade, come tre sono gli ingredienti che si fondono in ogni performance live che A-Mint sta già portando in giro per il mondo.
Sì, perché quella di A-Mint è un’esperienza, più che uno show, in cui si integrano tre elementi: un artista, l’intelligenza artificiale di A-Mint, che “ascolta” in diretta le composizioni dell’artista ed in tempo reale comincia ad improvvisare in maniera coerente con lo stile del musicista, e Alex Braga, che conduce e modula gli output sia musicali che visivi di A-Mint. La sua visione è stata resa possibile dalle competenze tecnologiche degli altri due co-founder, entrambi professori di Roma Tre, il Prof. Antonio Laudani ed il Prof. Francesco Riganti Fulginei.
A breve il prodotto verrà rilasciato in Saas/Cloud, diventando il cuore di una community di amanti della musica e dell’innovazione. “A-Mint ha già attirato l’attenzione di grossi player industriali e finanziari, interessati ad accompagnarci nello scale-up di A-Mint – spiega Luigi V. Rinaldi, Ceo di Enry’s Island –. Il nostro obiettivo è strutturare il concept di A-Mint e renderlo il cuore di una realtà solida e scalabile dal punto di vista finanziario e commerciale, oltre che tecnologico”.
A.I.
L’A.I. (Artificial Intelligence) rappresenta oggi una delle aree dell’innovazione più di tendenza, sia dal punto di vista tecnologico che finanziario. Quest’anno il mercato delle soluzioni di intelligenza artificiale genererà un giro d’affari intorno ai 24 miliardi di dollari. Ancora più interessante è la previsione di crescita sino al 2022, che vedrà il mercato incrementarsi del 37% circa l’anno sino a sfiorare i 78 miliardi di dollari.
In Italia il 56% delle grandi imprese oggetto di indagine ha già avviato progetti di Artificial Intelligence (contro circa il 70% di Francia e Germania) anche se siamo solo in una fase embrionale di utilizzo delle grandi opportunità di questa tecnologia. Rispetto alle esperienze estere, aperte anche ad applicazioni sperimentali, le imprese italiane sembrano prediligere ambiti maturi: il 52% delle soluzioni individuate è già a regime (contro il 38% a livello internazionale), mentre il 48% è ancora allo stadio di idea progettuale, di progetto pilota o in fase di implementazione. La maggior parte dei progetti di Intelligenza Artificiale in Italia si concentra nei settori bancari, finanza e assicurazioni (17%), automotive (17%), energia (13%), logistica (10%) e telecomunicazioni (10%).