Sono oltre 230 mila le tavole elettriche che circolano in Italia. Ma manca una legge che regolamenti la circolazione. E gli imprenditori perdono così la stagione primaverile
“Fate presto”. E’ l’appello delle startup di monopattini a noleggio pronte a servire le principali città italiane che, a causa di ritardi nell’entrata in vigore del relativo decreto ministeriale, si vedono costrette a saltare tutta la stagione primaverile. Un danno che comporta una grossa perdita economica, dato che di questo servizio se ne usufruisce soprattutto in primavera. Dopo lunga attesa, dal Ministero dei Trasporti hanno fatto sapere che il decreto attuativo per la sperimentazione è pronto ma che manca ancora l’ok da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico e del Viminale. Dopodiché, la palla passerà nelle mani di Istituzioni ed enti locali che dovranno disciplinarne le modalità di utilizzo all’interno dei propri Comuni.
“Un ritardo che danneggia startup, cittadini e ambiente”
“Il ritardo non danneggia soltanto le nostre tasche ma anche quelle dei cittadini e dell’ambiente”, reclama Andrea Giaretta, general manager Italia di Dott, startup di monopattini a noleggio elettrici già attiva a Parigi e Bruxelles.
“Inizialmente, questo decreto doveva essere pronto a fine gennaio, poi entro la fine di marzo. E’ passato un altro mese e lo stiamo ancora aspettando – afferma Alberto Grecchi, city manager di Wind Mobility, attiva sul mercato francese, spagnolo, portoghese, israeliano e asiatico – Adesso speriamo che si riesca a partire entro la fine di maggio. Se si perde tutta la stagione primaverile, sarà dura rialzarsi. Abbiamo già stanziato gli investimenti”.
Intanto, Dott ha approfittato della Design Week e del Fuorisalone di Milano per far conoscere i propri mezzi. “E’ un vero peccato, perché in tantissimi sono accorsi a provare i nostri e-scooter, più di 2.300 persone tra turisti e cittadini – afferma il general manager – La voglia di testare questo nuovo strumento di micro-mobilità urbana è tanta e si vede. Ci sarebbe piaciuto molto aver potuto dare una linea di continuità alla nostra esperienza milanese, una città che è sensibile a tutte le forme di e-sharing e da cui vogliamo partire per espanderci anche in Italia”.
Il decreto sui monopattini a noleggio
La tanto attesa normativa sarebbe dovuta entrare in vigore a fine marzo. Dal Ministero dei Trasporti fanno sapere che il decreto sulla micromobilità elettrica è pronto e che si sta attendendo l’ok dai Ministeri dell’Interno e dello Sviluppo Economico. La sperimentazione di monopattini elettrici, segway, monowheel e hoverboard in città, se tutto va bene, partirà da questa estate e toccherà a istituzioni ed enti locali dover disciplinare come rendere fruibile la circolazione e il noleggio dei mezzi elettrici.
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“Il Mit ha fatto un attento lavoro sul testo del decreto attuativo, accogliendo anche diverse richieste pervenute dall’Anci. Si auspica, dunque, un rapido iter di condivisione da parte delle altre istituzioni, così da fare tutti insieme un nuovo importante passo in avanti verso una mobilità veramente green che consentirà di offrire nuovi mezzi di trasporto nell’ottica dell’intermodalità a zero emissioni. Come stabilito dalla legge di Bilancio, saranno i sindaci a delimitare le aree in cui avviare la sperimentazione e disciplinare le modalità di utilizzo dei mezzi“, si legge nella nota ministeriale.
“In questo senso, Milano è sicuramente la città italiana più all’avanguardia – afferma Alberto Grecchi – Già in agosto dello scorso anno il Comune aveva pubblicato il relativo bando”.
Una risposta è, quindi, arrivata, anche se sarà già passata la primavera quando si vedranno circolare i primi e-scooter per le strade.
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Un mercato in netta crescita
Quello dei monopattini a noleggio o, più in generale, delle tavole elettriche è, senza dubbio, un settore di mercato in crescita. Nel 2018, secondo alcune stime basate sui dati GFK, sono state vendute 230mila tavole elettriche, e di questi la parte del leone l’hanno fatta gli hoverboard. Ora è il momento dei monopattini, le cui vendite stanno aumentando dell’80% anno dopo anno.
Innovativi mezzi di trasporto che possono dare una forte spinta alla sostenibilità urbana, e non solo nelle grandi città. “Siamo attenti anche alle piccole realtà del territorio, dove spostarsi con i nostri mezzi sarebbe senz’altro pratico e comodo per tanti cittadini e visitatori”, afferma Giaretta, che nonostante tutto non si scoraggia: “Anche se i competitor sono tanti, Dott conta sul fatto che ha sotto controllo tutta la filiera di produzione, avendo pensato e sviluppato internamente e appositamente per lo sharing sia hardware che software del monopattino”.
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“Saranno, sicuramente, interessanti anche le piccole realtà, ma, per il momento, vogliamo esplorare la piazza di Milano e le città medie, dove possiamo garantire la durata del nostro servizio nel tempo“, sostiene il city manager di Wind Mobility.
Come funziona il servizio di sharing
Il modus operandi è identico a quello del car sharing: tramite l’app si prenota e si paga il noleggio.
Durante il periodo di prova di Dott, le prime tre corse costavano 5 centesimi al minuto. “Ma il prezzo sarà costretto a salire una volta attivo il servizio, anche se non di molto”, precisa Giaretta, che dichiara di voler sperimentare, in futuro, anche le biciclette a pedalata assistita, attualmente in fase di sviluppo.