Il gruppo guidato da Francesco Starace ha presentato a Milano il nuovo piano strategico 2020-22. In crescita utile e dividendo, spinta su decarbonizzazione e rinnovabili.
“Il piano che presentiamo oggi evidenzia il successo di un modello di business sostenibile e integrato che abbiamo adottato fin dal 2015 per cogliere le opportunità nel settore energetico legate ai trend globali della decarbonizzazione e dell’elettrificazione.” Francesco Starace Ad di Enel ha presentato oggi il piano industriale 2020-2022.
La parola chiave dell’aggiornamento strategico del Gruppo è sicuramente la sostenibilità che ha consentito di affermarsi come operatore privato leader per customer base nei settori delle reti e delle rinnovabili. Nelle direttive dell’Ad infatti la sostenibilità diventa sempre più centrale nella creazione di valore per gli azionisti. É una formula che punta per i prossimi anni ad una crescita “del 27% dell’utile netto ordinario atteso a 6,1 miliardi di euro, con il target per il 2021 in aumento di circa 200 milioni di euro rispetto al piano precedente”.
Il piano 2020-2022 in numeri
Il risultato è legato a 28,7 miliardi di euro di investimenti organici (+11% rispetto al piano precedente) che spingeranno l’Ebitda a quota 20,1 miliardi a fine periodo (+13% rispetto ai 17,8 miliardi previsti nel 2019). La crescita è ancorata principalmente a 3 obiettivi di crescita sostenibile che coprono – come citato dal comunicato diffuso da Enel – circa il 95% del capex totale di gruppo, tutto finalizzato alla realizzazione dell’obiettivo 13 (Lotta contro il Cambiamento Climatico). Enel contribuisce al raggiungimento di tutti 4 gli SDG promuovendo un modello di business sostenibile e adottando comportamenti sostenibili.
La metà degli investimenti servirà ad accelerare il percorso verso la decarbonizzazione con 14,4 miliardi di euro per accelerare la realizzazione di nuovi impianti rinnovabili.
Strategia sostenibile
Entro il 2022, si prevede che il Gruppo sviluppi 14,1 GW di nuova capacità rinnovabile (+22% rispetto al piano precedente) e riduca la capacità e la produzione da carbone del 61% e del 74%, rispettivamente, dai livelli del 2018.
La percentuale di rinnovabili sulla capacità totale prevede di raggiungere il 60% in tre anni, guidando l’aumento della redditività del parco impianti e aumentando la produzione a zero emissioni di CO2 fino al 68% nel 2022.
Circa 1,2 miliardi di euro di investimenti sono dedicati all’elettrificazione dei consumi, facendo leva sulla crescita e la diversificazione della base di clienti retail e sulle efficienze collegate al trasferimento delle attivitá di Enel su piattaforma.
La percentuale di capacità rinnovabile sul totale salirà al 60% in tre anni. Per la quota restante, 11,8 miliardi di euro saranno investiti nella continua digitalizzazione e automazione delle reti e 1,1 miliardi di euro saranno dedicati a Enel X per la continua realizzazione di servizi ed infrastrutture a sostegno del modello no carbon al 2050.
Viene premiata la strategia sostenibile di Enel con una crescita della capitalizzazione salita oltre i 70 miliardi. Un successo richiamato dall’Ad Francesco Starace che ha ricordato come il modello di business sostenibile e integrato sia stato adottato giá dal 2015 dimostrando risultati sempre più positivi. “Il 2019 ha segnato un punto di svolta – ha aggiunto – per le dinamiche di trasformazione del settore energetico a livello globale e ci aspettiamo un’accelerazione dei trend di decarbonizzazione ed elettrificazione nei prossimi anni.” Da qui la conferma del target di utile netto ordinario di gruppo al 2020 e il rialzo del target 2021 rispetto al piano precedente e i “nuovi incrementi nei target dell’Ebitda e dell’utile netto ordinario per il 2022. Analogamente, possiamo confermare la nostra politica triennale sul dividendo minimo per azione, rivedendone al rialzo i target del 2020 e 2021 rispetto al piano dell’anno scorso e fissando un nuovo dividendo minimo per azione in aumento a 40 centesimi di euro per il 2022”.