Una piccola storia di Natale. Una scuola riesce a recuperare un deposito dei bus in abbandono trasformandolo in un centro d’aggregazione
Diciamo la verità, i terminal dei pullman non sono mai luoghi in cui è piacevole passare il proprio tempo. Soprattutto la sera. Ecco perché è ancora più importante il progetto comunicato da Cranum, realtà non-profit nata per sostenere idee artistiche e culturali in Italia e all’estero, che ha visto la trasformazione radicale di un deposito dei bus ormai abbandonato in un luogo d’arte e inclusione.
© Cranum – Ama Nutri Cresci
La seconda vita del terminal dei pullman
È accaduto a Ivrea, nel quartiere San Grato. E l’aspetto più sorprendente è che la voglia di recuperare un posto degradato per trasformarlo in un centro di aggregazione è nata tra i banchi di scuola. Il terminal dei pullman è parte del progetto “Sottoiti 2.0”, promosso dall’istituto che si trova di fronte al deposito fatiscente, l’IIS C. Olivetti di Ivrea. Gli studenti non ne potevano proprio più di vedere, tutte le mattine all’entrata e, soprattutto, la sera rincasando, quel luogo abbandonato a sé stesso. Da lì l’idea di provare a recuperarlo.
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Messo a frutto quanto imparato a scuola
La scuola è riuscita in soli tre anni a coinvolgere prima il Comune e poi le aziende. Gli studenti del corso di “Grafica e comunicazione”, coordinati dal professore nonché architetto Antonio Frassà, hanno progettato la decorazione dei muri e delle colonne del Terminal (400 mq in tutto), ispirandosi “alle avanguardie del primo Novecento, da Kandinsky a Klee a Dalì”, come fanno sapere. Per i murales hanno impiegato i software di grafica studiati a scuola per migliorare la realtà che li circondava.
Ma il progetto – comunicano da Cranum – era più articolato: oltre al restyling prevedeva infatti una batteria di pannelli fotovoltaici per illuminare a impatto zero l’edificio durante manifestazioni ed eventi. Inoltre, era prevista l’installazione di panchine intelligenti/WI FI e totem pubblicitari e informativi.
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Al momento, tutto ciò è rimasto solo su carta, animato dalla fantasia degli studenti dell’istituto superiore, che fremono perché il recupero del terminal dei pullman sia essere solo l’inizio per il recupero dell’intero quartiere.
© Comune di Ivrea