La scarpa smart della startup romana Raiot si attiva quando pedaliamo, accende le luci di posizione e attiva una freccia in caso di curva.
La bicicletta è il mezzo di trasporto delle future smart city. E per il ciclista urbano di domani sono in arrivo delle calzature davvero particolari.
Anche in Italia, secondo l’Osservatorio Focus2R, promosso da Confindustria Ancma e Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia, l’utilizzo delle bici è in costante aumento. Crescono le infrastrutture (+9% rispetto al 2015) – piste ciclabili, ciclopedonali e zone con moderazione di velocità a 20 e 30 km/h –, le città dove si può trasportare le bici su bus, treni e altri mezzi pubblici (+14%) e i Comuni dotati di servizi di bike sharing (+6,1%).
Ecco perché la startup romana Raiot (Radical Apparel Internet of Things), specializzata nello sviluppo di dispositivi wereable, ha pensato a una scarpa per andare in bici in tutta sicurezza. La calzatura smart (chiamata //01, perché si tratta del primo prodotto della giovane startup) è in grado di capire quando chi la indossa va in bici ed è dotata di luci di posizione al led. Le luci si accendono in automatico, come anche la freccia in caso di curva, per poi spegnersi una volta giunti a destinazione.
Spostarsi in totale sicurezza
Secondo quanto dichiarano i suoi creatori sul sito ufficiale, si tratta di “una calzatura cycler responsive che veste i più affermati professionisti. Una calzatura derby estremamente cool e sapientemente realizzata dai migliori artigiani del distretto calzaturiero del centro Italia”.
Per realizzare il suo progetto infatti, Raiot ha stretto una partnership con Velasca, un brand milanese di scarpe. Ma //01 non è una semplice calzatura. “La tecnologia riposta al suo interno la rende cognitiva ed adattiva – spiega il team di Raiot – in questo modo accompagna i manager di domani nel loro percorso ciclistico verso il lavoro, casa o per un aperitivo in centro, seguendo ogni spostamento e segnalando, con dei led di ultima generazione posizionati sul retro della scarpa, ogni cambio di direzione, la crociera e le frenate effettuate dall’utente per poi divenire invisibili durante la semplice camminata e non alterando il design originale della scarpa”.
Non c’è interruttore di accensione o spegnimento: dopo cinque pedalate le luci di posizione a led posizionate dietro al tacco si accendono per poi spegnersi automaticamente una volta scesi dalla bici. Per attivare le luci lampeggianti della freccia invece, basta il movimento della caviglia sul lato desiderato. Così la tecnologia aiuta i ciclisti a pedalare in totale sicurezza in città: pensiamo, ad esempio, ai rider delle consegne del cibo a domicilio che spesso lavorano di sera in città molto trafficate.
Tra sei mesi sulle strade
“L’innovazione proposta da Raiot sta nel concetto base che la tecnologia sarà libera da smartphone ed indipendente”, spiegano ancora gli ideatori. Nelle future città smart infatti, questo oggetto di uso comune sarà solo uno dei tanti con funzioni smart in grado di supportare le nostre azioni quotidiane e raccogliere dati su comportamenti e stili di vita. “Raiot vuole rivoluzionare il concetto di moda – concludono – e porre le basi per quelli che saranno i capi che indosseremo nei prossimi 20 anni”.
I ragazzi di Raiot sono ora al lavoro per realizzare un sistema a induzione per caricare il dispositvio all’interno delle scarpe (“così chi arriva a casa alla sera dopo il lavoro deve solamente posizionare le scarpe lì sopra senza collegare l’ennesimo aggeggio alla corrente”). Intanto però si lavora sulla commercializzazione del primo modello che, secondo le stime arriverà nei negozi (e sulle nostre strade) entro i prossimi sei mesi, con un prezzo superiore del 20% rispetto a quelli di listino dei modelli Velasca.