Gli stage durano cinque mesi e hanno una retribuzione mensile dagli 854 ai 1799 euro
Sei un giovane neolaureato? Conosci le lingue? Vuoi fare un’esperienza all’estero? L’europarlamento cerca proprio te. Anche quest’anno Bruxelles offre la possibilità di svolgere uno stage retribuito presso gli uffici della capitale belga, a Strasburgo, a Lussemburgo o nelle sedi del parlamento europeo degli Stati membri.
Quanto è pagato lo stage e chi può fare domanda
Un’occasione unica per fare un’esperienza che può essere molto utile al curriculum. Gli stage durano cinque mesi e hanno una retribuzione mensile che varia da Paese a Paese e va da 854 euro a 1799 euro. Si possono candidare i ragazzi laureati da non più di tre mesi al momento dell’inizio del tirocinio, che conoscono due lingue ufficiali dell’Ue (una in maniera ottima e un’altra di buon livello) e offrono garanzie di moralità richieste dalla funzione da svolgere.
Quando parte?
I periodi del tirocinio sono due: dal primo ottobre al 28 febbraio 2020 e dal primo marzo al 31 luglio 2020. Per il primo ci si iscrive dal primo al trenta giugno; per il secondo dal primo al trenta novembre. Gli stagisti firmano un regolare contratto di tirocinio e hanno diritto ad un contributo forfettario di andata e ritorno dalla residenza alla sede del tirocinio e se hanno un figlio a carico possono beneficiare di un’indennità familiare. Oltre al rimborso per le spese di viaggio ci sono anche l’assicurazione sanitaria e infortuni.
I tirocinanti avranno due giorni di congedo al mese oltre ai congedi ufficiali per i giorni festivi e di chiusura dell’Europarlamento, quelli speciali e quelli per malattia. Per candidarsi bisogna andare sulla pagina www.ep-stage.gestmax.eu/website/ compilando il modulo online.
Altre informazioni si trovano sul sito www.europarl.europa.eu/at-your-service.it o contattando l’ufficio European Parliament Traineeships raggiungibile alla casella di posta [email protected]. Si tratta di un’opportunità da non perdere per conoscere da vicino il lavoro dell’europarlamento e capire meglio i processi decisionali che stanno dietro la macchina dell’Unione Europea.