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Offrire ai clienti e ai potenziali clienti un contenuto in linea con i loro bisogni. Lo stato dell’arte della tecnologia per la finanza e per la comunicazione
Il Fintech sta entrando nella vita quotidiana degli italiani: ben 11 milioni di utenti (1 su 4) hanno usufruito nell’ultimo anno di servizi fintech, un trend che rispetto al 2017 è cresciuto del 54%. A rivelarlo è il report “Fintech e Insurtech: l’Italia spiega le vele” del PoliMi: particolarmente apprezzati sono i servizi di mobile payment, di gestione del budget personale e familiare e di trasferimento di denaro tra privati (peer-to-peer).
Questo settore, il cui nome nasce dalla fusione di Finance+Technology, sta vedendo la comparsa a fianco delle istituzioni finanziarie tradizionali, che ancora fanno fatica a ‘ingranare la marcia’, di nuovi attori innovativi (startup, corporate digital, technological e di telecom) che stanno rivoluzionando il modo in cui persone e aziende interagiscono con il denaro. I benefici si ritrovano soprattutto in termini di praticità, facilità di accesso e di velocità. Ma siamo sicuri che, per quanto il settore sia in crescita, gli utenti ne conoscano le potenzialità? A dire il vero no, le conoscenze a riguardo sono ancora limitate.
Ma se il Content Marketing è la forma di pubblicità online più efficace per quelle aziende che sono interessate a creare valore per i propri clienti, acquisiti o potenziali, quale campo meglio del Fintech per metterlo in pratica? Soprattutto in ambito B2B: fin dal 2014, la ricerca State of B2B Procurement Study affermava che il 94% degli acquirenti B2B fa ricerche online prima di effettuare un acquisto e questo vale per almeno la metà degli acquisti aziendali. Provate a pensarci: gli utenti, quando si accingono a compiere una ricerca online, si aspettano di trovare contenuti che spieghino loro qual è lo stato della tecnologia finanziaria, come li può aiutare, i rischi e le incognite, gli strumenti operativi.
Quali sono i vantaggi del Content Marketing?
Se sei una realtà che opera nel Fintech, con il Content Marketing puoi raggiungere tre obiettivi:
- Generare lead
- Aumentare il traffico
- Migliorare l’engagement
Nel contesto odierno, in cui siamo bombardati di messaggi di aziende che vogliono venderci questo o quello, il Content Marketing funziona all’incontrario, riuscendo a intercettare le reali esigenze e le necessità dei consumatori. È un po’ come se fosse un ponte nel grande mare dei contenuti perché riesce a costruire un rapporto duraturo nel tempo. Fornire valore con contenuti di qualità che spiegano come col Fintech le imprese e gli utenti possono avere una vita finanziaria più facile, conveniente ed efficiente, garantirà un maggiore traffico verso i tuoi canali (e Google ti verrà incontro!) e, attraverso una vera e propria campagna di educazione al lead, ti consentirà di posizionarti come leader di pensiero nel settore.
Con questo sistema potrai comunicare in modo comprensibile e trasparente al cliente qual è l’elemento – il valore – che distingue la tua azienda dalle altre. E sempre in un modo si mettono al centro della comunicazione le esigenze del consumatore. Quello che ne risulta è una connessione più intima con l’audience di riferimento che, ingaggiata e connessa, aderisce ai servizi offerti.
Come può aiutarti la Content Intelligence?
Ma senza la possibilità di misurare le prestazioni dei contenuti, tutto questo sforzo può risultare vano.
È questo lo scopo della Content Intelligence che altro non è che l’AI applicata ai contenuti aziendali. Dapprima, tramite funzionalità di analisi semantica, image recognition, speech-to-text, li centralizza in unico hub e li classifica con metadati descrittivi, poi li associa agli utenti che li hanno visualizzati. Questa combinazione tra le tag identificative delle caratteristiche dei contenuti e il profilo o l’ID dell’utente, se anonimo, permette di capire in tempo reale a cosa è interessato, dall’argomento al formato editoriale fino al canale preferito.
In questo modo si possono costruire strategie di Content Marketing data-driven, perché si dispone di un bacino di raccolta di dati aggiornati sulle preferenze degli utenti a guidare i processi editoriali. Ma soprattutto grazie alla content intelligence si possono studiare le logiche inerenti la persona e il suo comportamento per cui, con i dati raccolti e arricchiti a CRM, è possibile affinare le tecniche di profilazione dell’utente al fine di offrirgli prodotti e servizi dedicati. Pensiamo solo all’engagement che possiamo ottenere con consulenze finanziarie personalizzate, costruite attorno alle abitudini di spesa del cliente.
Content Intelligence e Fintech, è già realtà
Come si legge qui, GTF, partner tecnologico globale per la trasformazione digitale del settore finanziario, ha siglato un accordo con THRON, DAM SaaS che integra nativamente la Content Intelligence, per proporre ai suoi clienti la possibilità di godere nel mondo finanziario dei benefici dell’AI applicata ai contenuti. La tecnologia di THRON, grazie ai motori AI che incorpora, consente di accentrare tutti i contenuti aziendali su un’unica piattaforma e di controllare il loro intero ciclo di vita attraverso un’infrastruttura di distribuzione semplificata che controlla e alimenta il consumo da parte degli utenti.
Attraverso questo unico centro di controllo, THRON riesce a mappare gli interessi degli utenti in base agli argomenti da loro scelti e quindi, incrociando le informazioni già in possesso dell’azienda con i nuovi dati raccolti, il sistema automaticamente è in grado di identificare il miglior contenuto da proporre ad ogni visitatore. Per fare un esempio, il sistema di una banca che viene integrato a THRON riuscirà a capire dall’analisi dei dati raccolti dalla Content Intelligence se a una determinata persona è meglio presentare offerte di mutui, proposte di investimento etc. La diffusione dei contenuti si fa così personalizzata attraverso tutti i touchpoint e la customer experience ne esce rafforzata.